Gonne extra-corte o lunghissime
Le sfilate di Milano Moda Donna continuano a confermarlo: nel prossimo inverno la gonna sarà il capo base delleleganza femminile. Ma sarà piena di personalità e di grinta: o cortissima o extra-lunga, magari gonfia o a sacchetto, ma sopra il ginocchio. E nessuna mezza misura neppure per le scollature, più che vertiginose. Sono le indicazioni delle passerelle milanesi, che nella giornata di mercoledì hanno avuto tra i protagonisti, Gucci, Anna Molinari, Emporio Armani, Alberta Ferretti, Just Cavalli, Blumarine.
La donna di Gucci, disegnata dalla 34enne romana Frida Giannini, è grintosa, oscillante tra femminilità estrema e ambiguità androgina. con silhouette micro o lunghissime, pantaloni larghissimi o strettissimi, tessuti ricchi, molto nero, viola, rosso, bronzo e oro. Tante scollature sexy, ma anche maniche morbide e ampie, su camicie e maglie di ispirazione foulard, fluide e femminili. I completi sono molto sciancrati in jacquard di seta, le pellicce sono lunghe anche fino ai piedi, di visone stretto in vita da un'alta cintura in lucertola. Tanta grinta anche per gli accessori: la borsa cult ricorda il borsello maschile degli Anni 70, ma in patchwork di pelli pregiate, mentre la borsina da sera più nuova è a specchi, con un manico-manetta che la lega, in modo seducente al polso.
Emporio Armani ha fatto sfilare una collezione allinsegna del sentimento e della femminilità. La gonna è in primo piano, corta e a godet, oppure a tulipano, a volants rimborsati, a sbuffi, a palloncino in macro nido d'ape, a balze oppure arricciate, spesso con il sostegno della sottana in crinolina, per uno stile che ricorda la danzatrice e che va d'accordo sia con le ballerine piatte, sia con le scarpe alte e solide. In testa enormi colbacchi di pelo e ancora camicie di velo e giacchine minime ma dalle spalle importanti e dai revers lavorati.
Rigorosa e perfino un po' severa, la nuova collezione di Alberta Ferretti, che fa piazza pulita degli svolazzi e va dritta alla forma degli abiti, originali, perfino difficili, ma sempre molto eleganti. Protagonista il panno scuro, arricchito con crinoline di nylon, oppure la seta spessa, gros-grain e breitschwanz. La regina dello chiffon - come è stata chiamata - stavolta lo relega a dettaglio, a decoro: una manica, là un piccolo plissé, qui un davantino pieghettato. Le gonne sono corte, arrotondate, appoggiate, oppure lunghissime, lineari, con pieghe severe. Le giacchine sono brevi ed essenziali come pure gli abiti. Dappertutto calze di lana traforata, e sempre stivaletti o polacchine in lucido serpente, a tacco piatto.
Bluse-kimono, jabot e gorgiere si mischiano nel guardaroba della ragazza che veste Just Cavalli. Con un occhio all'epoca elisabettiana, uno al Giappone e uno al pop-rock, Roberto Cavalli ha presentato una collezione fatta di bluse dalle maniche svolazzanti, stampate a motivi giapponesi, strette in vita da obi, portate con pantaloni dai ricami dorati, miniabiti tutti balze e ruches, marsine luccicanti, giacchini con grandi fiocchi, bluse dal collo elisabettiano in pizzo, giubbini di denim tagliati come frac.
La passerella di Anna Molinari fa sfilare cappotti, miniabiti e top in angora e volpe, decorati da piume, con enfasi sulle spalle e sul punto vita. Tra i tessuti, tulle di seta, organza, taffetà cashmere e velluto trattato, con effetti bagnati, madreperlati, lucidi, plastificati. I colori sono i toni di base: i delicati avorio, madreperla, cipria, beige, argento e acciaio.
La donna Bluemarine veste con miniabiti stampati e ricamati, indossati con un cardigan di maglia, con dettagli di pelliccia o a motivi cashmere. In evidenza completi scaldati da montoni reversibili dalla linea a uovo, morbide cappe e piccoli cappotti con ricami di lana. Pochi i pantaloni, portati con top di pelle e decolleté glitterate. La sera porta in scena le trasparenze, con lunghi e scenografici abiti asimmetrici di chiffon con inserti di pelle, georgette, ricami gioiello.
Iperfemminili anche le proposte di Mariella Burani. I pantaloni sono comodi con la coulisse nascosta, le zeppe confortevoli e l'abito da sposa ultrapratico che, dopo l'uso canonico, si può tingere buttandolo in lavatrice con un apposito prodotto. In passerella, tante camicie con jabot e ruches, portate con lo smoking nero, abiti di tweed con gorgiera, cappotti pied de poule con collo a cratere, top di pizzo, abiti stampati a motivi di rose.