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Giovani mammoni? Colpa dei genitori

I vantaggi sono tutti per papà e mamma

03 Feb 2006 - 11:21

Hanno più di trent’anni e ancora non ne vogliono sapere di andare per la loro strada: è il fenomeno dell’adolescenza lunga, una tendenza che sembra particolarmente diffusa tra i giovani italiani. Ma a quanto pare, non si tratta di banale pigrizia: anche papà e mamma ci mettono il loro zampino. Secondo uno studio, infatti, sono proprio i genitori a “corrompere” i figli e convincerli con calcolata abilità ad approfittare di bucato e pasti pronti a tempo indeterminato

Lo affermano due ricercatori, anch'essi italiani, del Centre for Economic Performance della London School of Economics, Marco Manacorda ed Enrico Moretti, in una ricerca pubblicata sulla rivista Centrepiece. Secondo i due studiosi, a trarre i maggiori vantaggi dalla presenza prolungata dei figli sarebbero proprio papà e mamma. In Italia l'80% dei giovani tra i 18 ed i 30 anni vive con i genitori: una percentuale davvero elevata in confronto al 50% dei britannici e al 40% degli statunitensi. La tendenza a mettere radici nella casa paterna sembra dovuto anche al fatto che, al contrario di quanto accade in Gran Bretagna, ai genitori italiani "piace avere i propri figli intorno e pur di convincerli a vivere con loro sono disposti a 'corromperli' in cambio di favori e soldi".  In particolare padri e madri hanno così l'opportunità di costringere i loro ragazzi ad osservare le loro regole. La convivenza risulta dunque particolarmente vantaggiosa per i genitori, mentre i giovani si trovano con le ali tarpate, sono spesso disoccupati, viaggiano di meno e faticano a mettere su famiglia.

Le conclusioni dei ricercatori sono senza mezzi termini: "Il prezzo che i giovani italiani si trovano a pagare è la scarsa indipendenza e, a lungo termine, poca soddisfazione nella vita. In conclusione, riteniamo che i genitori italiani si sforzino molto per farsi amare dalla loro prole, ma in un certo senso comprano questo amore in cambio dell'indipendenza dei figli".

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