Sperimentato con successo nei topi
Costruire un rene in laboratorio partendo dalle cellule staminali fino a poco tempo fa era solaente un sogno. Un gruppo di ricercatori americani guidati da Marc Hammermann della Washington University di Saint Louis sta lavorando perché il sogno di avveri. I suoi esperimenti sui topi sono stati un successo e ora si aspetta solo che prenda il via la sperimentazione sull'uomo.
I ricercatori sono partiti da una piccola massa di tessuto embrionale già differenziato in tessuto renale. Il gruppo di cellule è stato coltivato in una soluzione con fattori di crescita e ormoni e poi trapiantato in un soggetto ricevente, in questo caso si trattava di un piccolo ratto. Dopo qualche settimana la massa ha incominciato a svilupparsi come un vero e proprio rene che, con un piccolo intervento chirurgico è stato collegato alla vescica.
Il topolino si è ritrovato quindi con tre reni e quando gli studiosi hanno asportato i due reni naturali si è visto che il nuovo rene ha incominciato a filtrare il sangue producendo urina a pieno ritmo. La vita della piccola cavia dopo l'intervento finale non è stata lunga. Il ratto è sopravvissuto poco più di una settimana, ma questo è comunque un grande successo per la medicina, visto che un 'ebento del genere non si era mai verificato prima. Siamo ad un punto di svolta e già si pensa a come applicare questa tecnica anche nell'uomo.
Il primo impedimento in molti paesi europei è la legge. Le cellule embrionali dell'uomo non si possono usare e con queste nemmeno quelle ricavate da embrioni in sovrannumero che verrebbero poi eliminati.
Una possibile via d'uscita potrebbe essere l'uso di cellule staminali di maiale. Il rischio di rigetto, in caso di trapianto nell'uomo, sarebbe minimo e questo metodo apre la strada anche alla clonazione di altri organi come il fegato o il cuore risolvendo così il problema della scarsità di donazione degli organi.