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Itinerari: la Sardegna del Nord

Da Golfo Aranci all'Asinara

16 Giu 2004 - 12:08

La Sardegna è una terra conosciuta in tutto il mondo per la bellezza del suo mare e del suo entroterra. Scenario del jetset internazionale, questa regione continua ad ammaliare i visitatori per il fascino delle sue terre e della sua cultura.  

DAL GOLFO DEGLI ARANCI AL GOLFO DELL’ASINARA
Olbia - La Maddalena - Santa Teresa di Gallura- Castelsardo - Porto Torres

Il percorso si estende dalla costa Smeralda, parte forse più nota dell’isola, fino ad arrivare all’ampio arco del golfo dell’Asinara. L’itinerario percorre strade panoramiche, dove cale e insenature regalano scorci di panorama unici. 

IL PERCORSO
Da Olbia, la strada si interna fino ad Arzachena per poi volgere verso il mare sulla strada in direzione Palau, punto di imbarco per le isole della Maddalena e di Caprera. Da Palau si imbocca la statale 133 e 133bis fino a Santa Teresa di Gallura. La strada si interna nuovamente seguendo la statale 200 fino ad arrivare a Porto Torres.

LE SOSTE
Olbia
è un porto di aspetto prevalentemente moderno, anche se è ha origini cartaginesi. Da visitare la chiesa di San Simplicio, importante monumento romanico eretto tra il XI-XII sec.  La facciata unisce elementi toscani e lombardi. Percorrendo l’itinerario si incontrano i due centri balneari più famosi dell’isola; Porto Rotondo e Porto Cervo. Entrambi muniti di porticcioli, sono sofisticati siti moderni. Costruita nel ‘800
La Maddalena è l’unico centro urbano dell’arcipelago. Il museo archeologico navale Nino Lamboglia conserva i reperti della nave oneraria romana rinvenuta negli anni ’50 tra La Maddalena e l’isola di Spargi. Attraversando il canale detto passo della Moneta per  5 Km, si arriva all’isola di Caprera. L’isola, dichiarata nel 1980 riserva naturale orientata, fu dimora prediletta di Garibaldi che vi soggiornò ad intervalli dal 1856 fino alla sua morte nel 1882;  dietro la casa dove abitò, divenuta museo, la tomba. Nell’isola di S. Stefano, oltre al denso insediamento turistico, c'è il forte di S. Giorgio, costruito lungo la costa nel XVIII sec.

Tornando sulla terraferma, Santa Teresa di Gallura è un borgo marinaro, di fondazione sabauda, davanti alle ventose Bocche di Bonifacio, tratto di mare che divide la Sardegna dalla Corsica. La cittadina si stende in collina, regalando così un panorama unico. Alla sommità dell’abitato, la Torre Spagnola, alzata nel XVI sec da Filippo II. Nei dintorni merita una visita Capo Testa, un promontorio granitico di rocce erose dal vento e dal mare, intorno al quale si aprono cave risalenti all’epoca romana. Lungo la statale 200 si incontra Castelsardo, che si affaccia da una rupe di trachite sul golfo dell’Asinara. La cittadina è avvolta dai bastioni che hanno la funzione di proteggere il vecchio borgo. La cattedrale cinquecentesca, affacciata sul mare, custodisce le parti smembrate di un pollitico del cosiddetto Maestro di Castelsardo. Il castello, con pochi resti medioevali, domina l’abitato e ospita il museo dell’intreccio mediterraneo, con esempi di artigianato locale.

Porto Torres, fondato dai romani,  è, oggi un sito balneare e il maggior porto della Sardegna del nord. La basilica di S. Gavino è la più antica chiesa di forme pisane eretta nella regione. All’interno statue lignee dei martiri turritani. I resti di Turris Libisonis sono situati nella parte ovest dell’abitato, si compongono di diversi complessi disposti lungo la via Ponte Romano. Le Terme Maetzke, prendono il nome dall’archeologo che le scavò nel 1958, furono aperte in età imperiale. Nel recinto dell’ Antiquarium Turritano sono riuniti i materiali archeologici relativi alla città romana; tra cui il palazzo di Re Barbaro ornato da mosaici tra il II e il IV sec.


Benedetta Argentieri

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