Otto le top star incontaminate
All'inizio della stagione estiva il Mare Nostrum sta bene. Anzi molto bene. Ottimo lo stato di salute ambientale e molti angoli ancora incontaminati (ben 8 lungo le coste dello stivale), acque di alta qualità in 7 Regioni nei primi 500 metri dalla riva e fondali puliti in 5 Regioni. Lo rivelano i dati diffusi dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio che ha condotto un vero check-up al mare italiano.
Dai dati emerge che le acque di alta qualità sono cresciute dell'1% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno e che le coste italiane ospitano 8 super-star della performance ambientale con acque completamente incontaminate, senza alcuna alterazione dovuta all'uomo o minaccia di eutrofizzazione: Punta Sottile e Miramare in Friuli Venezia Giulia, il nord dell'isola d'Elba, Punta Licosa e Punta Tresino in Campania, l'Asinara e Sant'Antioco in Sardegna e la Foce del Piave in Veneto. Sette invece le Regioni che in questi tre mesi hanno mostrato mare in migliore condizioni entro 500 metri dalla riva: Abruzzo, con tutti i rilevamenti di qualita' medio-alta, seguita da Calabria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sardegna, Emilia Romagna. Tre le nuove riserve marine istituite (S.Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi, Penisola della Maddalena-Capo Murro di Porco). Ora la sfida, hanno sottolineato gli esperti è quella di far tornare blu le zone di bassa qualità e ridurre sempre di più le acque inquinate.
Ancora brutte le ombre che riguardano invece la foce del Sarno in Campania, Fiume Morto in Toscana, Fiumicino e Monte d'Argento nel Lazio. Confortanti invece i dati di tre anni di prelievi sui sedimenti marini, i materiali cioè che compongono i fondali: la Puglia ha mostrato sedimenti tutti di alta qualità, seguita dalle Marche con l'80% e dalla Basilicata con il 67%. Abruzzo e Toscana hanno mostrato invece tutti i sedimenti di qualita' media.
Per migliorare la qualità delle acque nelle aree protette infine il ministero si è dotato di 30 battelli costieri per la raccolta dei rifiuti solidi galleggianti che saranno affidati agli enti gestori delle riserve come supporto alla sorveglianza e recupero dei rifiuti che mareggiate o comportamenti di cattiva educazione ambientale portano nelle zone sotto protezione.