Meno disturbi con i cristalli liquidi
Meglio i monitor a cristalli liquidi dei vecchi video pc con il tubo catodico. Lo rivela uno studio presentato all'ultimo congresso nazionale dell'Associazione dei medici d'azienda (Anma), tenutosi a Portofino Vetta (Genova). Secondo gli autori della ricerca, per gli impiegati che passano otto ore dinanzi a un video a cristalli liquidi (Lcd) i disturbi visivi si riducono del 12%, rispetto a chi lavora dinanzi ai tradizionali monitor di vecchia generazione.
Altri numeri sono emersi nel corso del congresso. La letteratura scientifica registra una percentuale media dei disturbi visivi nei videoterminalisti pari al 40%, dato che scende tra gli addetti alle piccole imprese al 12%.
Oggetto delle ricerche presentate dai medici d'azienda anche gli altri effetti da video-lavoro, i cosiddetti disturbi extravisivi: cefalee, vertigini, nausea e digestione lenta.
Da parte sua, lo stress, che colpisce il 30% dei lavoratori, non è causato tanto dal videoterminale quanto dall'ambiente di lavoro e dalla sua organizzazione.
Resta comunque la sordità da rumore la malattia professionale più indennizzata dall'Inail.