Brasile, in un anno disboscato lʼequivalente di un milione di campi da calcio
La stima di Greenpeace è "apocalittica": fra luglio 2017 e luglio 2018 il pianeta ha perso 7.900 chilometri quadrati di foresta amazzonica
Nel giro di un anno il Brasile, e il pianeta, hanno perso 7.900 chilometri quadrati di foresta amazzonica. Una superficie equivalente a quella di un milione di campi da calcio e quasi cinque volte e mezzo quella della città di San Paolo. E' la stima sulla deforestazione diffusa da Greenpeace e realizzata a partire dai dati dell'Istituto brasiliano di studi geografici relativi al periodo luglio 2017-luglio 2018.
Secondo l'organizzazione ambientalista, la situazione potrebbe peggiorare se il presidente brasiliano Jair Bolsonaro concretizzasse le promesse elettorali di modificare alcuni regolamenti sull'ambiente. "Ha detto che porrà fine alle aree protette, alle terre riservate agli indiani, che ridurrà le ispezioni e le sanzioni contro i crimini ambientali. Tutto ciò che prima poteva contribuire a ridurre la deforestazione".
In Brasile si è registrato un calo progressivo della deforestazione fra il 2004 e il 2012, in particolare grazie ai mezzi di controllo governativi. Bolsonaro, che voleva fondere i ministeri di Ambiente e Agricoltura, ha lasciato intendere che potrebbe riconsiderare il suo progetto, che ha scatenato un acceso dibattito nel Paese sudamericano.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali