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Lo scioglimento dei ghiacciai può sprigionare sostanze tossiche per l'uomo

Un problema che riguarda Artico e Antartico come le nevi perenni alpine

Lo scioglimento dei ghiacciai può sprigionare composti chimici nocivi.

Questo l'ultimo allarme legato alle possibili conseguenze dei cambiamenti climatici. A lanciarlo è Marco Vighi, docente di ecologia dell'Università di Milano-Bicocca proprio su questo tema parlerà il prossimo 9 aprile nel corso dell'incontro "Milano - Bicocca e i cambiamenti climatici: ricerca, formazione, divulgazione".

Lo scioglimento dei ghiacciai pu? sprigionare sostanze tossiche per lʼuomo

Sostanze nocive per l'uomo - L'esperto spiega: "La contaminazione da composti organici persistenti, chiamati POP è considerato un problema di rilevanza globale, soprattutto in seguito alla dimostrazione della presenza di queste sostanze in aree remote, molto lontane dai luoghi di emissione. I POP sono presenti nei pinguini dell'Antartide e negli orsi polari, in aree del pianeta che di solito si ritengono incontaminate". Si tratta di composti chimici dotati di alcune proprietà tossiche che resistono alla degradazione. Sono quindi particolarmente nocivi per la salute umana e per l'ambiente, accumulandosi negli organismi viventi attraverso la catena alimentare e persistendo per tempi molto lunghi.

Eredità del secolo scorso - I luoghi freddi della Terra, come l'Artico e l'Antartide, funzionano come "accumulatori" di queste sostanze: "Alle temperature elevate dei climi tropicali i POP tendono ad evaporare e vengono trasportati nell'atmosfera, alle temperature fredde dei poli e delle alte montagne condensano e tornano al suolo. Oggi l'uso di queste sostanze è bandito o limitato da accordi internazionali, ma le grandi quantità usate nel secolo scorso si sono accumulate nel pianeta e, in particolare nei climi freddi, possono persistere addirittura per secoli. Anche i nostri ghiacciai alpini possono rappresentare un importante serbatoio di POP".

Un problema per gli ecosistemi alpini - Da indagini scientifiche condotte tra il 2000 e il 2007 è emerso che lo scioglimento dei ghiacciai sta determinando un aumento rilevante delle concentrazioni di POP nei torrenti di origine glaciale. Vighi conclude: "I livelli raggiunti possono rappresentare un rischio per le comunità biologiche dei torrenti alpini. Il rischio da POP di origine glaciale ai fiumi della pianura padana è modesto o trascurabile. Il problema più grave è limitato agli ecosistemi alpini, particolarmente delicati e vulnerabili".