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LʼItalia cambia a tavola: record di consumi di frutta e verdura

Il 2017 si apre come anno votato a stili di vita nuovi allʼinsegna della salute e si appresta a strappare lo scettro al 2016

Mai così tanta frutta e verdura sulle tavole degli italiani dal 2000, con un ulteriore aumento dei consumi del 4% nel 2017 rispetto al 2016, considerato anno record del secolo. È quanto emerge da una analisi Coldiretti sulla base del primo bimestre dell'anno presentata in occasione del Macfrut, la rassegna internazionale dell'ortofrutta di Rimini. Una storica inversione di tendenza che è il risultato, secondo Coldiretti, di un cambiamento degli stili di vita che ha fatto lievitare a livello internazionale la domanda di cibi più genuini come l'ortofrutta. A gennaio e febbraio 2017 gli italiani hanno acquistato circa 1,3 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli, di cui 711mila tonnellate di frutta e oltre 590mila tonnellate di verdura.

"Merito della qualità e della varietà del Made in Italy"Secondo la ricerca presentata all'incontro di Coldiretti da Roberto Della Casa, docente di Marketing dei Prodotti Agroalimentari dell'Università di Bologna, se i consumatori avessero sotto casa diversi tipi di negozi dove fare la spesa, la prima scelta per l'acquisto di ortofrutta sarebbe il produttore (37% delle risposte), seguito a grande distanza dal fruttivendolo (16%) e da supermercati (14%) e ipermercati (10%).

Un risultato, precisa Coldiretti, reso possibile dalla qualità e dalla varietà dell'offerta Made in Italy con la superficie nazionale dedicata alla coltivazione di ortaggi e frutta che è pari a 1,13 milioni di ettari. Un andamento positivo che riguarda anche le esportazioni di frutta e verdura fresche, che fanno segnare nel primo mese del 2017 il valore più alto degli ultimi 25 anni, con un incremento dell'11%, sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Istat. La tendenza, dunque, è a migliorare il primato del 2016 che su base annuale aveva visto il valore della frutta e verdura tricolore esportata superare per la prima volta quota 5 miliardi di euro, divisi tra frutta con 3,55 miliardi di euro e verdura.

Le preferenze degli italianiTra i singoli prodotti, gli incrementi maggiori delle vendite si sono avuti per patate, insalate e pomodori (+9%), carciofi (+7%) e radicchi (+11%) sul fronte degli ortaggi. In vetta alla classifica della frutta più acquistata rispetto al 2016 si segnalano +8% del kiwi, +7% delle clementine, +4% delle mele, +2% delle arance e +1% delle pere. Si assiste, inoltre, a un ritorno a forme di vendita non tradizionali con l'aumento degli acquisti dal contadino anche grazie alla rapida espansione nei centri e nelle periferie delle città dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica promossi da Coldiretti.

Il boom dell'export nonostante l'embargo russoUn exploit dell'export nonostante l'embargo totale in vigore nei confronti dei prodotti ortofrutticoli nazionali da parte della Russia che è stata storicamente un importante mercato di sbocco, ma una ulteriore crescita potrebbe venire dall'auspicato accesso a nuovi mercati che desiderano l'ortofrutta italiana, come la Cina per mele e pere e il Giappone per i kiwi fino ad ora preclusi, con un impegno dal punto di vista diplomatico.

"L'Italia ha le risorse per cogliere le opportunità che vengono dal prepotente affermarsi di nuove tendenze salutistiche in Italia e all'estero dove il Made in Italy ha un valore aggiunto in più", ha affermato il presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che "si tratta di un trend positivo spinto dai riconoscimenti attribuiti a livello mondiale alla dieta mediterranea il cui ruolo importante per la salute è stato riconosciuto anche con l'iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco".

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