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La Ue blocca i pesticidi dannosi per le api

Malgrado i sette no, tra cui quello italiano, neonicotinoidi banditi dal primo dicembre

Afp

La Commissione europea ha annunciato che ridurrà temporaneamente l'uso dei tre pesticidi maggiormente usati al mondo e che si teme possano danneggiare le api, nonostante i governi Ue non abbiano raggiunto un accordo sul tema. I funzionari governativi Ue non sono riusciti a decidere se imporre o no un divieto di due anni sui neonicotinoidi, prodotti soprattutto da Bayer e Sygenta.

Scienziati discordi - La Commissione aveva proposto il divieto a gennaio, dopo che gli scienziati Ue hanno evidenziato come queste sostanze chimiche rappresentino un rischio acuto per le api da miele che impollinano molte delle colture europee. I produttori di pesticidi e alcuni studiosi sostengono, però, che non ci siano prove che colleghino l'uso dei neonicotinoidi e la diminuzione delle api in Europa negli ultimi anni. In totale, 15 paesi Ue hanno votato a favore - due in più dell'ultimo voto sul tema a marzo - ma non è stata raggiunta la maggioranza necessaria per adottare il bando, dunque la decisione passerà alla Commissione. A favore del pacchetto di interventi si sono pronunciati Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia. Si sono astenute, Grecia, Irlanda, Lituania e Finlandia.

Il no italiano - Contrari, oltre all'Italia, Regno Unito, Ungheria, Austria, Portogallo, Romania e Slovacchia. Il no dell'Italia è legato all'introduzione da parte di Bruxelles di nuovi divieti per i trattamenti foliari.

Dal primo dicembre - Il divieto sarà applicato all'uso dei neonicotinoidi su tutte le colture, a eccezione dei cereali invernali e delle piante che non attraggono le api. Si applicherà dal prossimo primo dicembre, cinque mesi dopo la data originaria proposta dalla Commissione.