Una casa produttrice di elettrodomestici ha inaugurato una gamma di aspirapolvere realizzate con i rifiuti in Pet recuperati dalle acque inquinate dei mari
© Afp
Anche le bottiglie di plastica e gli altri rifiuti in Pet abbandonati nelle onde marine possono diventare una risorsa.
Il progetto Vac from the sea, promosso da un marchio svedese, vuole trasformare questi scarti in un'aspirapolvere.
Le modalità di raccolta avvengono sulla superficie dell'acqua o sotto, grazie all'aiuto di sub professionisti.
L'obiettivo dichiarato dall'azienda è di raggiungere una produzione al 100 per cento sostenibile tramite il riciclo. Tra l'altro, in questo caso il riuso ha una doppia funzione. In primis si sfrutta a pieno l' “energia grigia” del prodotto, ossia quell'energia utilizzata nel corso della sua produzione, attraverso il riuso. In secondo luogo, vengono ripulite le acque del mare dai rifiuti in plastica che vi galleggiano.
Isole di plastica Oltre ai rifiuti in plastica presenti anche nel nostro mar Mediterraneo, ricordiamo i più grandi conglomerati di rifiuti in plastica.
In particolare, la Grande massa di rifiuti del Pacifico che si espande a un ritmo regolare. Si è formata negli anni Cinquanta ed è continuamente alimentata dagli scarti che provengono per il 20 per cento da navi e dalle piattaforme petrolifere e per l'80 per cento direttamente dalla terraferma.
Un sollievo per il Pianeta Secondo gli esperti, produrre un’aspirapolvere con materiale frutto di riciclo permetterebbe un risparmio di 80 litri d'acqua. Il ricorso alla plastica riciclata salva in media il 90 per cento della risorsa idrica e l’80-90 per cento dell’energia che sarebbero utilizzate per produrre plastica 'vergine'.