Spesso si ritrova nelle tavole italiane sotto forma di minestra nella zona di Benevento o fritto in pastella un po' in tutta Italia. Ma adesso la pianta spinosa del cardo potrebbe rappresentare la chiave di volta per produrre energia elettrica. Sì, perché il Centro nazionale di ricerca sulle biomasse (Crb) istituito dal Ministero dell'Ambiente presso l'Università degli Studi di Perugia ha avviato una sperimentazione per estrarre olio dai cardi.
Per Franco Cotana, direttore del Crb, questa nuova tipologia di agro-energia da oli vegetali “non solo non va a impattare sull'agricoltura destinata all'alimentazione ma, anzi, va a recuperare aree abbandonate, stimabili in un milione di ettari in Italia”.
Grandi guadagni
Il ricercatore sottolinea: “Il ricavo atteso oscilla tra i 1.400 e i 1.600 euro per ettaro, superiore all'attuale resa del grano che mediamente si attesta sui 700 euro per ettaro. Inoltre, il sottoprodotto dei bioliquidi da cardo, la lignina, può essere sostitutivo del carbone, e contribuire anche esso al fabbisogno energetico da biomasse”. La sperimentazione del centro di ricerca umbro va avanti anche sulle rinnovabili da acque.
