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Romina vince causa contro Al Bano

I legali di Carrisi: sentenza scaduta

La saga Carrisi-Power è a un nuovo capitolo, questa volta giudiziario.

La Cassazione ha infatti accolto il ricorso di Romina contro l'ex marito per ottenere una congrua somma mensile a favore delle figlie maggiorenni Cristel e Romina jr, che vivono con lei a Roma. Alla Power, però, nessun assegno di mantenimento. Eppure Al Bano non ci sta: "La sentenza si riferisce alla situazione di due anni fa" dice tramite legale.

La figlia del divo hollywoodiano Tyrone Power, come si legge nella sentenza, non ha subito dalla rottura coniugale una "contrazione dei redditi tale da giustificare" un contributo economico dall'ugola di Cellino San Marco.

In poche parole, le sue entrate continuano a essere di tutto rispetto anche senza il supporto dell'ex marito. Dunque, nessun aiuto economico per la Power che, al posto dei 5.164 euro al mese chiesti, dovrà "accontentarsi" di utilizzare due appartamenti nella tenuta agricola delle campagne di Cellino.

L'entità dell'assegno che Al Bano dovrà corrispondere invece alle figlie, Cristel e Romina jr, non è stata ancora determinata, ma Romina, difesa dell'avvocato Annamaria Bernardini De Paceaveva chiesto diecimila euro di mantenimento per ciascuna delle due ragazze. La loro maggiore età non conta: saranno mantenute finché non saranno autosufficienti. Adesso la Corte di Appello di Lecce dovrà attenersi a questi principi.

Proprio poco tempo fa, Al Bano, forse sentendo la sentenza nell'aria, aveva dichiarato di non poterne più delle sue donne, perché gli costano troppo in termini economici. E ora le sue parole suonano quantomai profetiche.

Il matrimonio, anche artistico, della coppia canterina, celebrato il 26 luglio del 1970 in un bagno di folla, è durato quasi trent'anni, fino alla separazione consensuale chiesta nel maggio 1999. Dalle nozze Power-Carrisi sono nati altri due figli, oltre Cristel e Romina jr: il primogenito Yari e la secondogenita Ylenia, scomparsa durante un viaggio negli Usa in circostanze mai chiarite un decennio fa.

Molto probabilmente fu la perdita di Ylenia a dividere i due che intrapresero strade professionali e amorose diverse. Al Bano si unì a Loredana Lecciso, da cui ha avuto altri due figli, mentre Romina, allontanandosi dalla Puglia, si era rifugiata a Roma, dedicandosi alla pittura e partecipando a spettacoli, mostre ed eventi anche televisivi.

Anche Cristel e Romina jr hanno debuttato nel mondo dello spettacolo e soprattutto la seconda è una delle giovani dello showbiz italiano più paparazzate di quest'estate.Il suo primo topless, tra l'altro, ha riscosso molto successo. E in quanto a gossip sua sorella non è da meno.

MA AL BANO NON E' D'ACCORDO: "HO VINTO IO"
"La giustizia va a rilento: questa sentenza si riferisce alla situazione di due anni fa, ed è stata superata da alcuni cambiamenti di fatto nella vita delle due figlie e dal sopraggiunto divorzio tra i genitori". Così Anna Galizia Danovi, legale di Al Bano Carrisi, commenta la vittoria in Cassazione di Romina Power. 

"Non parlerei di vittoria della Power - spiega la Danovi - ma semplicemente dell'applicazione di un principio assolutamente legittimo, ovvero che un padre deve contribuire al mantenimento delle figlie finché è necessario, cosa che peraltro Al Bano ha sempre fatto e che tuttora fa con enorme generosità. Inoltre - aggiunge Danovi - è indispensabile annotare che la causa discussa davanti alla Corte di Cassazione è completamente superata dal divorzio, intervenuto da più di un anno, e da una serie di cambiamenti di fatto nella situazione delle figlie".

In particolare, continua la legale di Al Bano, "la figlia più grande, Cristel, da anni non vive più con la madre ed è completamente autonoma sul fronte economico, e anche Romina jr ha fonti di reddito e spesso sta a Cellino San Marco dal padre".

"Pertanto in questo senso ha vinto Al Bano - conclude l'avvocato - e noi traiamo conforto nel ritenere che non sussiste alcun diritto di Romina ad un assegno per sé. Le indicazioni della Cassazione, per quanto riguarda le figlie, possono considerarsi superate dalle condizioni di fatto, mentre per quanto riguarda Romina stabiliscono un principio importante a sostegno di quanto da noi sempre ritenuto, ovvero che lei non ha diritto a nessun assegno, che invece il giudice del divorzio ha assegnato e per il quale stiamo continuando ad avanzare domanda di modifica. Ma purtroppo, visti i tempi della giustizia, le nostre richieste ad oggi non sono state ancora esaminate. Al momento l'unica sconfitta in Cassazione è, dunque, Romina".