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Katie Holmes versa lacrime continue

Depressa la futura moglie di Tom Cruise

Non smette un attimo di piangere la neomamma Katie Holmes.

Colpa forse di una classica depressione post-parto, curabile eventualmente con il sostegno di qualche psicofarmaco. Il punto è che il futuro marito, Tom Cruise, è fermamente contrario agli antidepressivi, tanto da essersi scagliato contro la collega Brooke Shields quando, un anno fa, ammise di averne usati dopo la gravidanza. Brutto guaio per Katie.

Dopo aver partorito in totale silenzio, come vuole il credo di Scientology cui è devoto il marito e cui le ha dovuto aderire, e dopo essere stata obbligata da Cruise al fitness forzato in vista del matrimonio, ora Katie, a 27 anni, sta crescendo la piccola Suri una lacrima via l'altra. Chi si reca in visita di cortesia nella residenza di Beverly Hills, trova una donna con gli occhi perennemente arrossati.

"E' molto stanca - riferiscono gli amici - e instabile emotivamente", ma se vorrà farsi aiutare Katie dovrà andare contro i veri e propri precetti del 43enne compagno, scettico anche sulla stessa esistenza della depressione. Se Katie non potrà fare a meno degli psicofarmaci dovrà ricorrere quasi certamente a sotterfugi.

Della depressione post-parto aveva apertamente parlato Brooke Shields, all'indomani della prima gravidanza, ricevendone indientro una lunghissima e accesa serie di critiche da parte di Cruise. Ma lei, placidamente, aveva ribattuto che è un problema esteso a molte neomadri e vale la pena affrontarlo alla luce del sole.

Curiose coincidenze della vita: dopo aver partorito lo stesso giorno nello stesso ospedale (per la Shields è il secondo figlio) ora le due donne, così diverse agli occhi di Cruise, si ritrovano unite anche dall'esperienza della depressione.

Chissà se il futuro marito di Katie Holmes si ricrederà sui farmaci pur di non veder più piangere la madre di Suri. Anche perché, mentre Katie è blindata a casa tra bimba e ginnastica e Tom gira il mondo per lanciare il suo film, viene il dubbio che tutte quelle lacrime siano dovute a qualcosa di più.