Canalis: "Sono innamorata di nuovo"
Elisabetta si racconta a Tgcom
Corre da mattina a sera.
Fa la spola tra Milano e Roma. E quando tira il fiato si accorge che ha tanta energia perché è innamorata. Di nuovo. Dopo tanto tempo. Abbiamo quasi paura di chiedere a Elisabetta Canalis, 26 anni, se il "fortunato" sia ancora Vieri. Non può essere un'altra puntata di una soap che dura da tre anni. "Christian è un caro amico" spiega lei. "Con cui tutt'oggi ho un rapporto intenso". Poi gli occhi le brillano e ripete che, sì, è innamorata, ma felice di essere single. Qualcosa non quadra. "Nel rapporto con un uomo finisco sempre per essere la parte lesa" ci spiega lei. "Quella che si tormenta per gelosia, possessività, paura. Così la singletudine mi protegge dal soffrire per amore" scherza. "Ma parlare di quel che provo è pericoloso. Sono state dette tante inesattezze e cattiverie. Per una volta preferisco tacere sulla mia situazione emotiva".
Eli non si scuce. Non vuole fare il nome di chi le fa battere il cuore. Allora proviamo a scoprirlo.
Deve essere per forza uno sportivo?
"Macchè. La mia relazione con Vieri è stata del tutto casuale, legata alla persone e non alla professione, nè tanto meno al portafoglio. Non ho mai dato la caccia agli sportivi per principio". Quindi anche il flirt con il rugbysta neozelandese Scott Palmer, di cui si è parlato qualche mese fa, era falso? Sorride con l'aria rassegnata di chi è stanca di smentire i pettegolezzi.
Come deve essere l'uomo che fa battere il cuore a Elsabetta Canalis?
"Forte, deciso, tenace. E soprattutto uno che accetta anche il lato maschio di me, il mio non essere sempre perfetta; uno che mi trova affascinante anche quando vado dal panettiere sotto casa (a Brera) in tuta e scarpe da ginnastica. Io detesto dovermi sempre mettere in ghingeri".
Per vederci più chiaro giochiamo l'ultima carta. Eli è al Gioia 69 in qualità di testimonial di "Segue", azienda che produce borse e pelletteria che l'ha scelta perché è il prototipo dell'antidiva, l'immagine della ragazza del terzo millennio. Le chiediamo di mostrarci cosa mette nella sua tracolla nera. "Ho l'agendina, il cellulare, qualche trucco... oggetti comuni" dice, rifiutandosi di aprirla.
E nell'agendina cosa ha annotato oggi?
"Ci sono gli appuntamenti della giornata. La palestra al mattino, il pranzo con un'amica. E infine l'impegno di lavoro qui. Per arrivare in tempo non sono neanche riuscita a guardare le notizie. Oggi hanno eletto il nuovo Papa".
Non vogliamo prescindere dall'argomento. Hai seguito l'elezione? Sei credente?
"Sono molto devota anche se in pratica non vado ogni domenica a Messa. Ma prego: per la mia famiglia che è rimasta in Sardegna, per la mia vita, per ringraziare di tutte le fortune che mi sono capitate".
"Capitate". La parola è azzeccata. Nel mondo del calcio la Canalis sembra esserci arrivata per caso. In quello del pallone e di "Controcampo", la trasmissione che co-conduce ogni domenica sera altrettanto, anche se lo fa con garbo. "Non vorrei lavorare in altre trasmissioni sportive, né ho vagliato alcuna proposta del genere. Con Piccinini mi trovo benissimo e gli studi di Controcampo mi sono familiari. Però il sogno resta il cinema..." spiega. Un sogno che presto diventerà presto realtà perché, dopo Carabinieri sul piccolo schermo, Elisabetta è stata scelta da Dino de Laureentis per una produzione hollywoodiana: il Decameron, ispirato all'opera del Boccaccio. Avrà un piccolo ruolo, ma sufficiente per farla lavorare a stretto contatto con star come Misha Barton e Tim Roth.
Però la borsa dell'ex velina resta chiusa. Elisabetta fa strane smorfie per cercare di farci capire quello che, evidentemente, ci sfugge. Solo a fine intervista intuisco il segreto: dentro non c'è il nome dell'uomo misterioso nè qualche oggetto da toletta perticolarmente imbarazzante. La borsa è solo piena di cartone. Nella fretta della sua vita Elisabetta ha afferrato l'accessorio di cui è testimonial (quello che dovrebbe portare sempre!) e si è scordata di riempirlo!