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Le imprese puntuali nei pagamenti

Negli ultimi anni è cresciuta la percentuale di chi salda i propri fornitori con un oltre un mese di ritardo rispetto alla scadenza

Un'indagine condotta da DAS Italia – un'organizzazione specializzata nella tutela legale – sostiene che il 70% delle piccole e medie imprese (PMI) e dei liberi professionisti italiani hanno problemi di fatture insolute.

Del resto, riscuotere puntualmente quanto dovuto non è sempre semplice.

L'analisi di DAS Italia rileva che la percentuale delle imprese, alla prese con delle fatture insolute, cresce tra le aziende di grandi dimensioni (84%) e quelle attive nel commercio (87,6%).

Riscuotere puntualmente quanto dovuto non è sempre semplice. Anzi. Poche sono le imprese che pagano i propri fornitori senza accumulare ritardi. Secondo lo Studio Pagamenti realizzato da CRIBIS D&B, nel secondo trimestre del 2016 solo il 35,4% delle imprese italiane è puntuale, in calo dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre il 51,5% lo fa entro un mese dalla scadenza (+3% rispetto al secondo trimestre del 2015).

Un dato parzialmente positivo c'è. Secondo l'analisi, si è ridotta la percentuale delle imprese che accumulano gravi ritardi nei pagamenti: attualmente la percentuale di ritardi gravi – considerati tali in quanto la fattura viene saldata con oltre un mese di ritardo – è pari al 13,1%, in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2015 di 2,2 punti percentuali.

Cribis D&B osserva che si tratta di un segnale positivo per il sistema imprenditoriale italiano, in quanto certifica una minor difficoltà delle imprese nel saldare quanto dovuto ai propri fornitori. Quella relativa ai pagamenti è una situazione in fase di miglioramento, anche se rispetto al 2010 i ritardi di oltre un mese sono aumentati del 138,2%, mentre i pagamenti alla scadenza sono scesi del 5,6%.