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Mercato immobiliare: giù i prezzi e su le compravendite ma la produzione scende ancora

Gli italiani si riaffacciano sul mercato immobiliare ma i dati dell'Istat sulla produzione nelle costruzioni dimostrano che il settore è ancora in difficoltà

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Gli italiani si stanno riaffacciando al mercato immobiliare. E' un dato di fatto, certificato, oltre che dai dati dell'Agenzia delle entrate, anche dal Gruppo Tecnocasa. Nel corso del 2014, sulla scia di un calo dei prezzi costante, hanno segnato crescite consistenti sia le compravendite che le erogazioni di mutui.

Questo non significa però che il settore delle costruzioni se la passi bene, anzi. I dati relativi alla produzione nelle costruzioni, diffusi dall'Istat, segnano ancora un calo - sebbene inferiore rispetto ai mesi precedenti -, come a dimostrazione che per il settore uscire dalla crisi sarà ancora dura. Basti pensare che nel 2014 il comparto ha perso 96 mila posti di lavoro e quasi seimila imprese.

Secondo le ultime rilevazioni, a marzo, la produzione nel settore costruzioni è diminuita del 3,6% annuo, dopo il -1,4% registrato a febbraio e il -2,2% di gennaio. Il dato trimestrale segna però un lieve rallentamento rispetto ai periodi precedenti: mentre la variazione tendenziale si attestava a -7,1% nel secondo trimestre del 2014, a -9,5% nel terzo e a -5,6% nel quarto, il primo trimestre del 2015 ha mostrato un -2,5% e un +0,4% in termini congiunturali (dopo il -0,7% del quarto, il -1,2% del terzo e il -1% del secondo trimestre del 2014).

Passando al mercato immobiliare, nell'intero 2014 i prezzi, a livello nazionale, sono scesi del 7,2% (-2,9% nell'ultimo trimestre secondo l'Istat). Guardando nel dettaglio si osserva che nelle grandi città la riduzione è stata del 4,2%, superiore rispetto al 3,4% registrato nell'hinterland ma inferiore rispetto al -4,6% riscontrato nei capoluoghi di provincia.

Tuttavia, osservando le serie storiche dell'Istat, si può notare come, trimestre dopo trimestre, il calo dei prezzi stia lentamente rallentando. Scorrendo le tabelle si legge infatti che, mentre nel primo trimestre del 2013 si registrava un calo del 6% tendenziale, un anno dopo la contrazione è stata del 4,9% per scendere al -2,9% nell'ultimo trimestre dell'anno.

Fatto sta, però, che le compravendite immobiliari continuano ad aumentare segnando nel corso dello scorso anno un +3,6% rispetto ai dodici mesi precedenti, raggiungendo così quota 417.524. L'aumento è stato registrato in tutte le principali città del Paese, eccezion fatta per Napoli dove il monitoraggio ha rilevato una contrazione del 3,7%.

Bologna è la città dove si è rilevata la crescita più consistente, +18,5%, seguita da Genova e Roma, rispettivamente con il +15% e il +13,9%.

Veniamo ora alle stime per l'anno in corso: nel 2015, si osserverà un ulteriore rallentamento nella caduta dei prezzi che potrebbe far chiudere l'anno con un range compreso tra il -2% e il -4%, portando, infine, ad una stabilità dei prezzi nel biennio 2016-2017. Nonostante ciò gli italiani continueranno a comprare casa portando i volumi di compravendita a quasi 440 mila nell'anno in corso.