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La solidità economica delle famiglie

Il 45% degli italiani si dichiara soddisfatto della situazione economica del proprio nucleo familiare ma 6 su 10 hanno paura che qualche componente possa perdere il lavoro

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Come mostrano le serie storiche dell'Istat, nei primi mesi del 2015 – a parte un rallentamento ad aprile – si è verificato un lieve miglioramento dell'Indice che misura la fiducia dei consumatori italiani. Un miglioramento che, seppur lieve, è stato riscontrato anche da Confesercenti e Swg mediante l'Indice di solidità economica delle famiglie italiane.

Secondo l'indice, infatti, la percezione che gli italiani hanno delle proprie condizioni economiche si sarebbe stabilizzata a maggio mostrandosi allo stesso livello di febbraio, a 55 punti su 100, e quindi in aumento di due punti rispetto a dicembre 2014.

La stabilità della percezione, piuttosto che un miglioramento vero e proprio, è data dal fatto che, nonostante le buone performance di alcuni degli indicatori dell'economia italiana, sei italiani su dieci hanno ancora paura che un familiare possa perdere il lavoro.

E' anche vero che il 56%, quindi oltre la metà del campione intervistato, spiega di avere una situazione finanziaria insoddisfacente (il 42% è insoddisfatto e il 14% del tutto insoddisfatto) e che il 14% ritiene che il proprio reddito mensile non basta nemmeno per coprire le spese indispensabili, mentre il 47% riesce appena a coprirle.

Sono dunque il 44% del totale a ritenersi soddisfatti della propria condizione economica, con appena un 2% che si ritiene pienamente soddisfatto. Il 38% spiega di riuscire a vivere dignitosamente con il proprio reddito e solo il 2% ammette di vivere agiatamente concedendosi qualche lusso.

Come già spiegato sei italiani su dieci temono che qualche familiare possa perdere il lavoro. Di questi il 38% spiega di essere abbastanza preoccupato mentre per il 26% si tratta proprio di un timore. Solo il 36% ha una paura minima (26%) o nulla (10%) che qualche componente del nucleo familiare possa perdere il proprio posto di lavoro.

In generale, il 21% delle famiglie italiane giudica come insostenibile la qualità della vita del proprio nucleo, per il 34% è invece accettabile mentre per il restante 45% si dichiara soddisfatto.

Sul fronte delle prospettive future per i consumi del proprio nucleo familiare permane una sorta di pessimismo: per il 71% rimarranno uguali ad oggi (41%) o addirittura caleranno (30%). Solo per il 24% i consumi aumenteranno nel corso dei prossimi mesi.