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La crisi fa esplodere le disuguaglianze: a 1% popolazione più del restante 99%

Denuncia Oxfam: "Ricchi sempre più ricchi mentre nel mondo uno su nove non ha neanche il necessario per sfamarsi"

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Dal 2016 la ricchezza nelle mani dei paperoni del pianeta, corrispondenti all'1% della popolazione, supererà quella detenuta dal restante 99% degli abitanti della Terra. La denuncia arriva dal rapporto "Grandi disuguaglianze" firmato da Oxfam, la Confederazione internazionale, composta da 17 organizzazioni di diversi Paesi, attiva sul fronte umanitario e su quello dello sviluppo.

Secondo l'organizzazione "l'esplosione della disuguaglianza frena la lotta alla povertà in un mondo dove oltre un miliardo di persone vive con meno di 1,25 dollari al giorno, e uno su nove non ha nemmeno abbastanza da mangiare".

La direttrice esecutiva di Oxfam International, Winnie Byanyima, si chiede: "Vogliamo davvero vivere in un mondo dove l'1% possiede più di tutti noi messi insieme? La portata della disuguaglianza è semplicemente sconcertante e nonostante le molte questioni che affollano l'agenda globale, il divario tra i ricchissimi e il resto della popolazione mondiale rimane un totem, con ritmi di crescita preoccupanti". E il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, rincara la dose avvertendo che "se il quadro rimane quello attuale anche le elite ne pagheranno le conseguenze".

Piano contro le disuguaglianze - Oxfam, in una nota, chiede ai governi di adottare un piano di sette punti per affrontare la disuguaglianza: dal "contrasto all'elusione fiscale di multinazionali e individui miliardari" all'introduzione "di salari minimi". Lo scorso anno, sempre secondo Oxfam, "gli 85 paperoni del mondo detenevano una ricchezza pari a quella del 50% della popolazione più povera (3,5 miliardi di persone)". Quest'anno il loro numero è sceso a 80, una diminuzione - sottolineano ad Oxfam - impressionante se consideriamo che gli uomin più ricchi del pianeta erano ben 388 nel 2010. "La ricchezza di questi 80 - segnalano ad Oxfam - è raddoppiata in termini di liquidità tra il 2009 e il 2014".