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Bce a Mps: giù le sofferenze; Siena: richieste in linea con target

Il titolo crolla a Piazza Affari, Rocca Salimbeni assicura un piano di rientro e con gli obiettivi di un programma appena approvato

La Bce chiede a Mps di smaltire i crediti deteriorati e Rocca Salimbeni risponde: "Quella richiesta è in linea con il nostro programma".

Francoforte aveva mandato una lettera a Siena puntando il dito sulle sofferenze lorde, da ridurre a massimo 32,4 miliardi nel 2018 dai 46,9 del 2015, e sulle sofferenze nette, da ridimensionare a 14,6 da 24,2. La richiesta è insomma di un piano che riduca il rapporto tra Npl e totale dei crediti al 20% nel 2018.

Il titolo è subito crollato intorno all'8% a Piazza Affari dopo la diffusione delle voci sulla richiesta dell'Eurotower che, secondo quanto ha scritto Repubblica, era arrivata sul tavolo dei vertici della banca alla vigilia del referendum sulla Brexit. A metà mattinata la nota di Siena: "Le richieste della Bce di rispettare alcuni requisiti sui crediti deteriorati sono in linea col programma approvato da Mps e sottoposto alla stessa vigilanza europea per aumentare l'importo delle dismissioni di non performing loans previsto nel piano 2016/2018".

Secondo quanto si legge nella bozza di decisione della Bce, Mps potrà presentare le sue argomentazioni entro l'8 luglio. Si pone poi la scadenza del 3 ottobre perché la banca fornisca un piano per definire quali misure possano essere adottate allo scopo di ridurre il rapporto tra il totale dei non performing loans e il totale dei crediti al 20% nel 2018.

Dopo la nota diffusa da Siena il titolo, che era tornato agli scambi dopo una sospensione, è finito di nuovo in asta di volatilità.

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