SUL MESE PRECEDENTE +0,3%

Istat: l'inflazione a marzo resta stabile su base annua: +1%

Secondo le stime preliminari dell'Istat, il livello è lo stesso registrato a febbraio mentre su base mensile l'aumento è dello 0,3%. Rallentano i prezzi del carrello della spesa

29 Mar 2019 - 11:51
 © ipa

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A marzo l'inflazione su base annua resta stabile all'1%, lo stesso livello registrato a febbraio, mentre su base mensile l'aumento dell'indice, secondo le stime preliminari Istat, è stato dello 0,3%. Rallentano invece i prezzi del "carrello della spesa": l'aumento annuo si ferma a +1,3% (dal +1,6% di febbraio). Per i prodotti ad alta frequenza d'acquisto, invece, c'è un'accelerazione a +1,6% (da +1,5% del mese precedente).

Beni energetici e beni alimentari - Nella nota a commento del dato, l'Istat osserva che "dopo aver registrato una flessione tendenziale di oltre quattro punti percentuali a dicembre 2018 ed essere tornati a crescere nel mese di febbraio, i prezzi dei beni energetici non regolamentati accelerano, compensando il rallentamento di quelli dei beni alimentari non lavorati e determinando la stabilita' dell'inflazione a marzo". 

La crescita dei prodotti di largo consumo - Secondo le conclusioni dell'istututo di statistica, poi, "le componenti volatili continuano a essere all'origine delle oscillazioni dell'inflazione, che vede i prezzi dei prodotti di largo consumo registrare una crescita più sostenuta rispetto a quella del paniere nel suo complesso". 

I motivi della stabilità - In generale, dunque, l'inflazione italiana a marzo resta stabile. Una stabilità che, secondo la nota, è la sintesi di dinamiche contrapposte: da una parte, appunto, l'accelerazione dei beni energetici non regolamentati (da +0,8% a +3,3%), dall'altra il rallentamento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +3,7% a +2,0%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,9% a +0,4%) e dei Tabacchi (da +4,5% a +4,0%).

"Inflazione di fondo" - La cosiddetta "inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera lievemente da +0,4% a +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,7%. L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,6%), dei Tabacchi (+1,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2%), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,5%).

Differenziale tra servizi e beni - L'inflazione accelera per i beni (da +1,3% a +1,5%), mentre per i servizi rimane stabile a +0,7%; quindi rispetto al mese di febbraio il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si amplia (da -0,6 nel mese precedente a -0,8 punti percentuali). L'inflazione acquisita per il 2019 e' +0,4% per l'indice generale e pari a zero per la componente di fondo.