Borse, lunedì nero: l'Europa "brucia" quasi 200 miliardi di euro
I mercati del Vecchio Continente pagano i timori per la crisi in Russia e le oscillazioni nel prezzo del petrolio. Milano -2,8%

Sono quasi 200 miliardi di euro quelli "bruciati" sui listini del Vecchio Continente. E' il prezzo virtuale, in termini di capitalizzazione andata in fumo, di una seduta nervosa che paga i timori per la crisi in Russia e le oscillazioni nel prezzo del petrolio. L'indice Euro Stoxx 600 ha perso oggi il 2,19 per cento.
Tonfo Piazza Affari: -2,8% - Piazza Affari chiude la seduta in pesante ribasso. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 2,8% a 18.078 punti. Le banche sono state messe sotto pressione, con Mps che ha perso l'8% ma anche con cali superiori al 4% per Intesa Sanpaolo e Unicredit. Tra i pochi titoli rimasti positivi Tod's (+1,5%) e Fiat Chrysler Automobiles (+0,55%).
Milano risulta la peggiore tra le Borse europee. Ma nervosismo e segno meno caratterizzano tutti gli indici. A partire da quelli tedeschi: il Dax della Borsa di Francoforte chiude infatti in picchiata (-2,72%) a 9.334 punti.
Male anche Parigi, che perde il 2,52% con l'indice Cac 40 a 4.005 punti.
Profondo rosso anche a Madrid (-2,38%) e ad Amsterdam (-2,48%).
In forte calo, poi, Londra: l'indice Ftse 100 cede l'1,87% a 6.183 punti.