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Boeri: rendere obbligatorio congedo di paternità di 15 giorni

Per spezzare il "circolo vizioso" che fa ricadere il peso di un figlio solo sulla donna lavoratrice

Rendere obbligatori 15 giorni di congedo di paternità nel primo mese dalla nascita di un figlio.

Così il presidente dell'Inps, Tito Boeri, che si è detto anche favorevole ad introdurre sanzioni per far rispettare il congedo per i papà. Secondo Boeri la proposta può "spezzare il circolo vizioso che si è creato su un equilibrio sbagliato, che vede l'uomo con maggior potere contrattuale nello stabilire chi deve lavorare e chi deve stare con i figli".

Agevolazioni anche alle partite Iva - La proposta relativa al congedo è stata presentata durante Elle Active!, la due giorni su donne e lavoro organizzata all'Unicredit Pavilion di Milano dal mensile "Elle", dalle giornaliste di 'La 27ma ora' del Corriere della Sera, insieme a una seconda richiesta legata all'introduzione di misure per facilitare le partite Iva. "A un certo punto bisogna fare degli shock. E gli shock si fanno con questi obblighi", ha rimarcato Boeri sempre riferendosi alla paternità, "c'è bisogno di rompere un equilibrio che si è consolidato". Il presidente dell'Inps ha quindi sottolineato che "bisogna ridurre le asimmetrie", ricordando che per farlo "ci vuole anche la sanzione".

Il congedo ai padri fa bene alle madri e ai figli - Quanto ai congedi di paternità, "nei primi 6 mesi del 2016, con il passaggio da 1 a 2 giorni di congedo obbligatorio, abbiamo avuti tanti quanti se ne sono fatti nell'intero 2015". Secondo Boeri, poi, "i datori di lavoro considerano le donne con figli come un costo e culturalmente si crede che le madri che lavorano siano cattive madri, ma non è così, risultato solo 4 padri su 100 prendono congedi facoltativi". Quanto al ruolo dei padri, Boeri ha citato "studi fatti in Paesi con la paternità obbligatoria" da cui emerge che "la presenza dei padri ha contribuito allo sviluppo cognitivo dei figli", perché "anche i padri hanno un ruolo importante nella genitorialità".