STOP DELL'ARERA

Authority avverte: evitare costi su bollette per salvataggio Alitalia

Per l'Authority la misura potrebbe avere ripercussioni negative anche sulla crescita

30 Mag 2019 - 09:55
 © ansa

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Altolà all'utilizzo dei soldi delle bollette elettriche per "finalità non energetiche" come il salvataggio di Alitalia. L'Autorità per l'energia e l'ambiente (Arera), in una segnalazione a governo e Parlamento, mette in guardia dai rischi di "ripercussioni negative" su famiglie e imprese di due articoli del decreto Crescita, che potrebbero significare un trasferimento strutturale di ricchezza al vettore.

La norma sotto accusa - Il provvedimento contiene infatti una norma a sostegno della continuità del servizio della compagnia aerea Alitalia, ma secondo l'Authority, l'utilizzo delle somme della Cassa energetica per sostenere Alitalia, così come previsto dal decreto Crescita, deve essere una misura una tantum e il denaro dovrà poi essere restituito, in modo da evitare ripercussioni negative sulle bollette di famiglie e imprese. Gli articoli "sotto accusa" sono il 37 e il 50 del decreto che prevedono infatti la possibilità di utilizzare 650 milioni per la copertura finanziaria della misura in favore della continuità del servizio di Alitalia.

Arera: Possibile impatto sulla crescita" - Si tratta, scrive l'Arera, di "versamenti suscettibili di generare ripercussioni negative sull'intero sistema, che potrebbero tramutarsi in un incremento improprio dei prezzi dell'energia per le famiglie e per le imprese" e che potrebbero perfino impattare negativamente sulla crescita.

Codacons: "No a mani nelle tasche dei cittadini per salvare Alitalia" - Il Codacons evidenzia i costi sulle famiglie di luce e gas se saranno utilizzati i fondi del "tesoretto" accantonato attraverso le bollette. "Non permetteremo - commenta il presidente dell'associazione Carlo Rienzi - che per salvare Alitalia, già costata agli italiani la bellezza di 8,6 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni, Lega e M5s mettano le mani in tasca ai cittadini, e siamo pronti ad avviare una battaglia legale per bloccare tale abnorme misura".