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Enel: l'Europa potrebbe intervenire

Ipotesi di procedura contro la Francia

28 Feb 2006 - 15:16

Il portavoce della Commissione Ue Laitenberger ribadisce che, se la fusione tra Gdf e Suez sarà notificata, l'Europa verificherà la sua compatibilità con le norme comunitarie. E intanto il portavoce del commissario Ue al Mercato interno Charlie McCrrevy fa sapere che è pronta una procedura Ue sulla legge francese in materia di Opa straniere. Insomma, le due anime di Bruxelles continuano a fronteggiarsi.

E, anche se il portavoce dell'esecutivo Ue Johannes Laiteberger sottolinea di "non vedere contraddizioni tra quello detto dall'esecutivo Ue e le dichiarazioni dei commissari Frattini e McCreevy", appare evidente che le due voci non dicono esattamente la stessa cosa.

D'altra parte, il portavoce di McCreevy ha detto che la procedura contro la Francia per la nuova legge anti Opa straniere, varata da Parigi all'inizio dell'anno, è pronta a paritre. E ha anche sottolineato che Bruxelles "nutre alcuni dubbi sul fatto che le norme introdotte da Parigi siano in linea con la libertà di circolazione di capitali a livello europeo. Le nostre perplessità riguardano il comportamento potenzialmente discriminante nei confronti delle aziende straniere". A questo riguardo il portavoce di McCreevy ha ricordato che la nuova legge pone delle restrizioni in undici settori industriali individuati dallo Stato francese come strategici.

"Abbiamo inviato una lettera per chiedere informazioni più di un mese fa, ma finora non abbiamo ottenuto una risposta: e una non risposta non può considerarsi ovviamente anche come una risposta" ha detto ancora il portavoce, concludendo che "il prossimo passo, se non riceviamo una risposta soddisfacente abbastanza presto, sarà quello di aprire una procedura d'infrazione".

Insomma, la procedura appare più che probabile dalle parole di McCreevy, viste le mosse di Parigi, mentre da quanto dice Laitenberger pare che invece la mossa francese vada verso un normalissimo iter di esame da parte delle autorità europee. Insomma, Laitenberger nel caso non pare vederci nulla di poco chiaro.

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