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Piazza Affari passa in rosso

Mediaset e Mediolanum guidano i rialzi

23 Feb 2006 - 09:11

Dopo un avvio positivo gli indici di Piazza Affari virano in rosso appesantiti dalle vendite su energetici e telefonici. Solo pochi titoli tra le blue chip viaggiano in positivo. Tra questi si distinguono Mediolanum, San Paolo e Mediaset che segnano rialzi superiori all'1%. Pier Silvio Berlusconi ha affermato che nel 2005 "per la prima volta l'utile netto di Mediaset supererà i 600 milioni di euro" e anche nel 2006 la raccolta è in crescita.

In un comparto energetico europeo che tira il fiato dopo la corsa degli ultimi giorni sulle attese del risiko energetico, ritraccia Enel, in lieve calo dello 0,2%. Corregge anche Aem, mentre le prese di profitto colpiscono maggiormente Terna (-1%). In chiaroscuro il settore bancario. Il denaro si indirizza principalmente su San Paolo, Popolare di Verona, Mediolanum sulle attese del risiko bancario.  Ritraccia Popolare di Milano (-0,97%). Ieri da Parigi il presidente della popolare milanese Roberto Mazzotta ha detto che l'istituto è pronto per crescere e nella sua strategia di sviluppo sarà affiancato dal partner francese Crédit Industriel et Commercial. La possibile preda del gruppo, secondo gli operatori, potrebbe essere Bpi , in rialzo dello 0,9%.
Intesa cede lo 0,5%. Hsbc ha rivisto al ribasso la raccomandazione sulla banca milanese a "neutral" da "outperform", mentre ha alzato il target price a 5,3 euro.
In calo di oltre l'1% Popolare di Intra. all'indomani del Cda che ha esaminato i nove progetti di aggregazione presentati dalle banche e che ha conferito Mediobanca il mandato per una loro valutazione. Confermano la flessione i telefonici e gli assicurativi. In calo STM in controtendenza con il resto del sttore in Europa. Cedono i petroliferi sulla scia del calo delle quotazioni del greggio con gli investitori che scommettono su un altro rialzo degli stock Usa. ENI scende dello 0,6%.

 Tra i minori Viaggi del Ventaglio perde il 2,4% dopo la fumanta nera del cda ieri che non ha preso alcuna decisione sulle proposte pervenute dagli investitori pronti ad intervenire nel capitale.

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