Ma il rapporto deficit/Pil resterà alto
Dopo che Moody's ha diffuso le sue previsioni ottimistiche sulla crescita del Pil Italia, arrivano stime positive sulla nostra economia anche da parte del Fondo Monetario Internazionale, secondo il quale in Italia "è in atto una lieve ripresa ciclica", anche se subito si precisa che "le prospettive di medio periodo sono problematiche". La crescita per quest'anno sarà comunque dell'1,5%.
Nella bozza dell'Article IV che sarà discussa dal board lunedì prossimo, anticipata dall'agenzia Ansa, il Fondo punta il dito in particolare contro "il costante peggioramento della competitività esterna dell'Italia". Problema, questo, che non è tanto da attribuire a fattori esterni quali l'apprezzamento dell'euro o la globalizzazione, quanto "fondamentalmente a cause made in Italy".
D'altra parte, il target del deficit fissato dal governo difficilmente sarà rispettato dall'Italia: secondo le previsioni dell'Fmi infatti il rapporto tra deficit italiano e Pil sarà del 4% nel 2006, mentre il 10 gennaio scorso Palazzo Chigi aveva rivisto dal 3,8 al 3,5% il target di indebitamento per quest'anno.
"C'e' un serio rischio che i forti tagli delle spese previsti a livello di governo centrale e locale possano essere difficili da realizzare, soprattutto per la sanitaà". E' questo l'avvertimento lanciato all'Italia. Nella bozza dell'Article IV gli economisti Usa stimano quindi il deficit italiano 2006 a quota 4% rispetto al Pil.