Mattel: piano anti-crisi e nuovi tagli
Barbie continua a far soffrire i conti della Mattel. Nonostante gli infiniti tentativi di rilancio, sembra proprio che non ci sia una cura efficace per la patinata bambola snodabile. Le vendite continuano inesorabilmente a crollare. Solo nel quarto trimestre del 2005 hanno registrato un sonoro -11%. Si tratta del nono calo trimestrale consecutivo.
A risollevare le sorti della bella bionda ultracinquantenne, che ha accompagnato la crescita di generazioni di bambine, non è bastata la separazione dallo storico compagno Ken, il nuovo fidanzato surfista Blaine, il piccolo intervento chirurgico alle labbra, il cambio di guardaroba, con abiti più trendy griffati Armani e Ferrari. A vincere sul piano delle vendite è sempre l'agguerritissima rivale Brats, che ora sta spopolando tra le giovanissime con la versione "multietnica". Una novità molto gradita al pubblico. In Italia, invece, ad avere la meglio a Natale sono state le fatine Winx, diventate l'idolo delle più piccine.
E così la casa produttrice Mattel ha messo in atto un piano anticrisi che prevede il licenziamento di oltre duecento impiegati e l'accorpamento dei marchi Mattel e Fisher-Price. La nuova divisione sarà chiamata Mattel Brands.
La ristrutturazione, ha comunicato il gruppo, comportera' costi per circa 13 milioni di dollari. Qualche giorno fa il numero uno della società, Robert Eckert, ha annunciato che sta progettando un radicale rinnovamento del gruppo che comportera' novita' soprattutto nel marketing e altri cambiamenti nel brand a partire dal prossimo anno.