Si rialza tutto il mercato auto: +10%
E' in gran ripresa in gennaio il mercato delle quattro ruote, con il 10,7% in più di immatricolazioni dopo lo stop di dicembre, che aveva fatto segnare una caduta del 6,3%. I dati del ministero dei Trasporti mettono in luce una performance super per Fiat, che ha venduto il 23% in più rispetto all'anno scorso. Per il Lingotto la quota di mercato sale dunque al 30,8% contro il 29,4% di dicembre e il 27,7% di gennaio 2005.
Il gruppo Fiat nel mese di gennaio ha immatricolato dunque 73.131 auto, mentre nello stesso mese del 2005 le vendite si erano fermate a quota 59.450. E intanto a gennaio 2006 la quota di mercato in Italia del gruppo Fiat è riuscita a guadagnare finalmente posizione. Quasi un italiano su tre nell'ultimo mese ha scelto un auto del parco del Lingotto. Quanto all'intero mercato auto, nel complesso nell'ultimo mese le immatricolazioni di auto sono state 237.409.
Insomma, una partenza a razzo per il mercato delle quattro ruote in Italia, dovuta soprattutto all'effetto Grande Punto, che comincia a dare risultati concreti. A rilevarlo è stato il Centro Studi Promotor, che ricorda anche come in gennaio il gruppo Fiat abbia venduto 13.639 vetture in più, che rappresentano il 59% delle 22.970 vetture di tutte le marche immatricolate in più complessivamente sul mercato italiano.
Oltre all'effetto Grande Punto (che ovviamente influenza anche la quota del gruppo italiano, salit al 30,8%), spiega il Csp, in gennaio il mercato ha beneficiato di una giornata lavorativa in più e inoltre del proseguire della tendenza positiva della domanda che si è delineata nel secondo semestre 2005. Questa tendenza dovrebbe continuare nei prossimi mesi portando, secondo le previsioni del Centro Studi Promotor, il mercato automobilistico italiano a un volume di immatricolazioni nell'intero 2006 di 2.330.000 unità con una crescita del 4% sul 2005.
Un responsabile ottimismo per l'anno appena iniziato emerge anche dall'inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor. Il primo indicatore che scaturisce dall'inchiesta riguarda l'affluenza di visitatori nei saloni delle concessionarie. In gennaio è stata su livelli normali o alti per il 65% dei concessionari contro il 57% del gennaio 2005. Buone notizie anche per l'acquisizione di ordini, che si è mantenuta in gennaio su livelli normali o alti per il 58% dei concessionari contro il 44% del gennaio 2005. E anche dalle previsioni per i prossimi tre-quattro mesi vengono indicazioni positive. L'88% dei concessionari si attende infatti domanda in aumento o stabile sugli elevati livelli attuali contro il 70% del gennaio 2005. Qualche preoccupazione affiora invece per il livello dei prezzi. Il 31% dei concessionari si attende aumenti (19% in gennaio 2005). L'intonazione complessivamente positiva del mercato automobilistico emerge anche dall'indicatore del clima di fiducia dei concessionari determinato dal Centro Studi Promotor. In gennaio l'indicatore fa registrare una crescita di 5,4 punti su dicembre e di 7,2 su gennaio 2005.
Il buon andamento del mercato automobilistico, aggiungono al Csp, non appare molto coerente con il quadro economico generale, sempre caratterizzato da una situazione di sostanziale stagnazione. Diversi fattori sostengono però la domanda di auto nuove. Innanzitutto la forte innovazione di prodotto che si traduce nel lancio di modelli nuovi tecnologicamente sempre più avanzati. In secondo luogo il basso costo e la crescente diffusione del credito al consumo che consentono di sostituire l'auto o di acquistarne una nuova anche in mancanza di disponibilità economiche immediate. In terzo luogo, conclude il Centro Studi Promotor, paradossalmente, il livello molto elevato dei prezzi dei carburanti che è diventato una spinta alla sostituzione dell'auto sia per la scelta di passare dalla benzina al diesel che per quella di acquistare un nuovo modello a benzina che ha comunque consumi decisamente più contenuti di quelli delle auto costruite anche soltanto sei-sette anni fa.