A lanciarlo è la Confesercenti
Il "caro-ombrellone" quest'anno sarà inevitabile. A lanciare l'allarme è la Confesercenti. E gli aumenti, a quanto pare, saranno davvero salati. Nell'ordine del 250%. Si preparino dunque i 18 milioni di italiani che hanno previsto nelle loro mete il mare del Belpaese. Secondo l'organizzazione, di questi, almeno 10 milioni si sdraieranno sulle spiagge e usufruiranno dei servizi degli stabilimenti balneari. Perciò è il caso che facciano rientrare nel loro budget delle ferie anche questa raffica di aumenti, giusto per non rimanere "a secco".
Ad avvisare i vacanzieri italiani in partenza per il mare è il presidente della Confesercenti Marco Venturi che, dal palco dell'Assemblea annuale dell'organizzazione, punta il dito contro il Governo che, pur di incassare danaro, ha aumentato del 250% l'affitto delle spiagge a carico degli stabilimenti balneari.
"L'ultimo esempio che mette a nudo la politica fiscale seguita finora - ha detto Venturi - e' quello dello stratosferico aumento del 250% dell'affitto delle spiagge a carico degli stabilimenti balneari. Dopo manifestazioni, iniziative, incontri, dopo un si' netto a favore del rinvio, da parte delle Regioni, la testarda resistenza del ministro dell'Economia, indica l'evidente affanno di chi si attacca a tutto pur di incassare qualche euro in più. Il cosiddetto "caro-ombrellone" diventa inevitabile, ma questa volta il vero responsabile e' noto".
Ma il ministro Lunardi interviene subito per frenare gli allarmi e comunica la decisione di rinviare al 30 ottobre l'applicazione del decreto ministeriale che prevede l'aumento dei canoni demaniali marittimi. E' in corso un monitoriaggio contro l'abusivismo che, ha spiegato il ministro, si concludera' al termine della stagione balneare. Gli accertamenti, ha sottolineato Lunardi, sono diretti a risolvere il problema dell'evasione del versamento del canone. Un intervento che mira a evitare che gli incrementi fiscali possano "pesare" solo su chi il canone lo paga gia' e, quindi, delle "sperequazioni in danno degli operatori in regola con i pagamenti".
Dall'inizio del mese di giugno, ha ricordato il ministro, e' stato avviato un tavolo tra il ministero le regioni e l'Anci che dovra' individuare i criteri per provvedere al riordino del settore. Il tavolo potra' inoltre individuare una quota di canone che dovra' essere destinata all'efficiente funzionamento del sistema informativo del demanio.