Mercati scettici sulle compagnie
di Big Trader
Se sui viaggiatori sempre a caccia della super offerta a prezzo stracciato esercitano un appeal magnetico, non la stessa cosa si può dire per i mercati finanziari: parliamo delle compagnie aeree low cost, che sui listini stanno deludendo. E sulle quali molti analisti rimangono scettici.
Marchi ormai notissimi come Ryanair e Easyjet hanno visto negli ultimi mesi scivolare il valore delle loro azioni, fino a livelli di prezzo decisamente risicati. Il titolo della compagnia irlandese dellaggressivo OLeary, vero padre dei voli a prezzi stracciati, ha registrato una caduta borsistica da brivido a inizio anno ed ora viaggia impantanato in un canale laterale senza riuscire a rialzare la testa. Per Easyjet invece lo scivolone è stato progressivo, ma ugualmente pesante. Con bruschi salti verso il basso registrati ancora questo mese.
Ora il comparto low cost è depresso e, proprio per questa ragione, cè chi suggerisce di fare acquisti, scommettendo su una prossima ripresa. Daltronde, la stagione delle ferie estive è ormai partita e il popolo dei vacanzieri dovrebbe rimpinguare le casse delle compagnie. Ma, in realtà, parecchi analisti e operatori sembrano orientati a mantenere un atteggiamento molto prudente, ai limiti della diffidenza.
Insomma, diciamoci la verità, nonostante quotazioni da gran saldo, non sembra proprio pronta a scattare la corsa alle azioni dei discount dei cieli. Prospettive e scenari rimangono in chiaro-scuro e, per questa ragione, il mercato rimane sostanzialmente alla finestra. I vettori low cost devono provare di saper fare bene non solo in termini di ricavi, ma, soprattutto, in termini di margini. Questo è il punto centrale della questione.