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Il mercato mangia Ogm

Si scommette su apertura Ue

23 Giu 2004 - 10:42

di Big Trader

Sui mercati finanziari sembra esserci un certo ritorno di fiamma per i titoli delle aziende che producono gli Ogm, ovvero i tanto contestati organismi geneticamente modificati. E questo perché dopo un atteggiamento piuttosto ostile, ora a Bruxelles pare prevalere una linea più “morbida”. Per cui, si scommette su una progressiva apertura.

Le azioni Ogm per eccellenza sono sempre le solite. Sono quelle di big come la Monsanto, vero incubo dei movimenti no-global e ambientalisti, o della Du Pont. Tutti titoli sempre e comunque made in America, titoli di colossi multinazionali che premono da anni sui confini dell’Unione Europea, più che mai desiderosi di sfondare davvero nel Vecchio Continente.

Sui listini a stelle e strisce i nuovi rialzi si sono già visti. E gli operatori appaiono piuttosto fiduciosi. Merito anche, appunto, del lavoro della lobby Ogm in Europa: se lacci e laccioli fissati finora da Bruxelles si allenteranno effettivamente, il giro d’affari dei gruppi che producono cibi e sementi geneticamente modificati è destinato evidentemente a crescere. Con naturali riflessi indotti sul comparto azionario.

Non si scandalizzino i lettori più “eco-sensibili” per questi ragionamenti: in questa rubrica si parla di mercati finanziari e proprio i mercati finanziari sono per loro natura assolutamente “privi di anima”. Cinici e opportunisti. Non potrebbe essere diversamente e sarebbe folle chiedere loro di essere un’altra cosa. Sarebbe come scandalizzarsi se un leone mostra la sua natura feroce, sarebbe come pretendere che uno squalo si comporti come una sardina. Sarebbe una follia, appunto. I mercati si muovono il più liberamente possibile all’interno di confini che tocca semmai alla politica ben definire.

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