Niente guerra, solo dialogo e confronto
Gli industriali italiani non devono non deludere il Paese, ma contribuire in prima persona a dare una svolta alla politica economica nazionale, attraverso la collaborazione con il governo, senza nessuna guerra. Questo il messaggio forte di Luca Cordero di Montezemolo all'assemblea di Assolombarda a Milano. "Il Paese" ha detto il numero uno di Confindustria "si aspetta anche da noi una spinta per uscire dalle difficoltà. Non possiamo deluderlo".
"Ho la percezione" ha poi continuato "che con il discorso all'assemblea di maggio abbiamo avviato un nuovo ciclo di speranze per l'economia di questo Paese. Non pretendo di essere stato io la sola causa di questo avvio. Di certo esisteva nel Paese una diffusa voglia di sentire un discorso positivo e di porre una fine alle mille divisioni interne che stanno lacerando il nostro tessuto sociale, economico, politico e istituzionale. Sempre più diffusa è la convinzione che il dialogo rafforzi lo scenario della ripresa. A me è capitato il compito di intercettare questa voglia e alle imprese va riconosciuto il merito di avere ancora un'immagine positiva, data l'accoglienza che è stata data al mio discorso".
GLI INDUSTRIALI SI FARANNO SENTIRE
"Non intendo dettare io obiettivi e condizioni che competono al governo" ha detto ancora Montezemolo. "Intendo però far sentire la nostra voce e dare il nostro contributo perchè non si può non pensare che le imprese non siano preoccupate del disavanzo pubblico, del peso del fisco, della sua distribuzione, della stagnazione degli investimenti, delle liberalizzazioni da fare nei servizi alle imprese come energia e trasporti".
Ci sarà presto occasione di parlare della politica economica, delle riforme di sistema e di politica internazionale, ha fatto poi notare il presidente di Confindustria, "visto che verremo chiamati per il Decreto di programmazione economica e finanziaria".
Dopo aver osservato come Confindustria sia anche preoccupata del fatto che il Paese ha bisogno di "recuperare produttività e crescita del sistema industriale", Montezemolo ha sottolineato: "Parlare di queste cose non significa per noi invadere il campo della politica ma contribuire alla soluzione dei problemi e preparare una parte della società, le imprese, a fare la loro parte".
CONFINDUSTRIA E GOVERNO: NIENTE GUERRA, MA SOLO DIALOGO E COLLABORAZIONE
L'azione di Confindustria "vuole essere un contributo alle istituzioni e quindi in primo luogo al governo, qualunque e di qualsiasi colore esso sia, per la soluzione di problemi che riguardano le imprese ma che sono di tutto il Paese", ha quindi sottolineato Montezemolo, toccando, nel suo intervento, il tema dei rapporti con il governo con il quale, ha sottolineato, ritiene "non sia giusto avere una funzione di pura rivendicazione".
"Ho un'idea più istituzionale del nostro ruolo" ha sottolineato rivolgendosi ai ministri Giulio Tremonti e Roberto Maroni che gli sedevano dinnanzi "e ho un grande rispetto per chi si è assunto l'onere di governare l'Italia con tutte le sue difficoltà interne e internazionali. Io non voglio che Confindustria rappresenti una difficoltà in più per chi governa, perchè essa deve essere un supporto per il perseguimento di obiettivi generali".
"Dichiaro quindi" ha commentato "la completa disponibilità di Confindustria a collaborare con chi governa il Paese, pronti a rappresentare le nostre esigenze e ad ascoltare quelle generali del Paese così come quelle specifiche degli altri attori".