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Petrolio, il prezzo torna a salire

Delude l'aumento Opec di 2 mln barili

03 Giu 2004 - 16:35

L'Opec ha deciso: dal primo luglio la produzione di greggio sarà aumentata di 2 milioni di barili al giorno. Un altro incremento di 500mila barili sarà effettuato poi a partire dal mese di agosto. Questi i termini dell'accordo raggiunto a Beirut dai rappresentanti dei paesi produttori. A riferirlo è stato il presidente dell'Opec precisando che i membri dell'organizzazione non hanno assunto alcuna decisione in merito all'ipotesi di rivedere la forchetta di riferimento dei prezzi.

La notizia però non sembra aver rassicurato i mercati, dal momento che i prezzi del petrolio sulla piazza di New York veleggiano ancora sopra i 40 dollari al barile. Il future sul greggio con scadenza a luglio quotato al Nymex viaggia infatti a 40,34 dollari al barile. E il Brent a Londra supera abbondantemente i 37 dollari al barile.

L'accordo raggiunto, sebbene gli analisti lo giudichino insufficiente per calmierare i prezzi del greggio, rappresenta un compromesso tra la volontà dell'Arabia Saudita e quella di Libia e Iran. Questi ultimi due Paesi, infatti, si sono opposti ad un aumento superiore ai 2 milioni di barili, premendo per un incremento limitato al milione e mezzo. Mentre l'Arabia ha chiesto una quota superiore di 2,5 milioni di barili al giorno.

Se tutti i membri alzeranno la soglia della produzione a partire da giugno, Riad e gli Emirati Arabi produrranno insieme 1 milione di barili al giorno gia' da questo mese.

L'apertura dei rubinetti decisa a Beirut è comunque la maggiore degli ultimi 7 anni, dal 1997, ed e' pari all'8,5% della produzione del cartello.

Il Cartello dovrebbe poi incontrarsi nuovamente il 21 giugno per rivedere la sua politica produttiva.

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