La crisi non sfiora Gardaland
Per il parco divertimenti utili record
La crisi economica non ha colpito la voglia di giocare degli italiani, e soprattutto, quella dei bambini.
Gardaland, il parco divertimenti sulle rive del Benaco, ha chiuso un 2002 con i conti brillanti. I dati di bilancio mostrano una situazione che si contrappone a quella dei più famosi parchi americani, che soprattutto dopo l'11 settembre hanno fatto registrare un netto calo di visitatori.
Forse è anche il fatto che gli italiani hanno viaggiato molto meno all'estero ed hanno preferito spostarsi in Italia, uno dei motivi che ha prodotto indirettamente un aumento nelle presenze a Gardaland.
Con un utile di 9,1 milioni di euro il consiglio di amministrazione del parco ha approvato il bilancio 2002. Il conto economico presenta ricavi per 95,6 milioni di euro contro gli 81,5 dell'esercizio precedente e un risultato operativo lordo di 16,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della società presenta al 31 dicembre 2002 un indebitamento netto pari a 9,3 milioni di euro. Inoltre, al fine di migliorare i servizi offerti, e quindi le opportunità di divertimento, il parco ha aperto la sua nuova stagione sabato con lo specifico obiettivo di andare ben oltre i tre milioni di visitatori che da qualche anno affollano i viali e le attrazione.
Sino al 30 settembre il parco tornerà a proporre emozioni e divertimento in attesa di inaugurare a circa metà stagione, la più importante novità dell'anno intitolata "Fuga da Atlantide". Il complesso si estenderà una volta completato su un'area di circa 10.000 mq. Un'offerta in più per attrarre ancora più turisti e visitatori che dal prossimo anno avranno inoltre a disposizione anche un nuovo albergo interno al parco e probabilmente troveranno una situazione traffico meno pesante del solito grazie al nuovo casello autostradale di Cstelnuovo del Garda.