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Borse, a Milano la caduta non si ferma
I mercati temono le mosse della Fed

La paura è che Washington tagli gli acquisti di titoli già a settembre. E risale lo spread Btp-Bund

Ap/Lapresse

Chiusura in ribasso per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che perde l'1,41% a 16.999 e il Ftse Italia All-Share che cede l'1,30% a 18.061 punti. Finmeccanica (-5,22%) e Mps (-4,39%) i titoli peggiori. Sui listini pesano i timori di un inasprimento della politica monetaria della Fed. Le tensioni influenzano anche lo spread tra Btp e Bund, con il differenziale che si attesta sopra quota 245 punti (a 247).

Spread in ripresa e attesa per la Fed - Così, dopo le sette sedute consecutive al rialzo, con il picco nella settimana di Ferragosto, ecco l'ondata dei realizzi, mentre lo spread tra Btp e Bund riprende quota, tornando sopra i 245 punti base (247), con il tasso sui decennali al 4,31%.

L'ondata di vendite in Borsa va collegata di certo in buona parte alla monetizzazione dei recenti rialzi, ma anche e soprattutto all'attesa da parte dei mercati di decisioni importanti: quelle della Fed e della Bce. La superannunciata mossa di Washington, che presto o tardi taglierà gli acquisti degli asset, potrebbe arrivare già a settembre (fin qui la Federal Reserve acquista Treasury e bond ipotecari per 85 miliardi al mese). Possibilità accreditata proprio dal balzo del Treasury.

Bce, tassi a rischio? - E poi, c'è il fronte Eurotower: i tassi potrebbero risalire per colpa dell'inflazione, nonostante Francoforte abbia promesso di mantenerli bassi. A pensarla così è la Bundesbank, secondo la quale, come si legge nel suo bollettino mensile, la promessa della Bce "non è una dichiarazione vincolante e non rappresenta un cambiamento" nella linea di politica monetaria.

Se non bastassero tutte queste fibrillazioni, a Milano si aggiunge pure l'incognita politica: riuscirà il governo Letta a superare l'impasse legata alla cosiddetta "agibilità" di Berlusconi, sostenendo con misure adeguate la ripresa economica?