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Cgia: se governo cade, aumentano tasse

Iva, Imu e Tares, Bortolussi: parliamo di una "stangata" da 7 miliardi

LaPresse

Tra pagamento dell'Imu prima casa, aumento dell'Iva e applicazione della Tares, se dovesse cadere il governo, gli italiani pagherebbero 7 mld di tasse in più. Lo calcola la Cgia di Mestre secondo la quale l'aggravio per le famiglie oscillerebbe tra i 149 e i 388 euro. "Gli italiani subirebbero una vera e propria stangata", dice Giuseppe Bortolussi.

"Nella malaugurata ipotesi che il premier Letta fosse costretto a rassegnare le dimissioni - spiega ancora il segretario Cgia Bortolussi - gli italiani subirebbero una vera e propria stangata soprattutto nell'ultimo quadrimestre di quest'anno". Entro la fine di quest'estate il governo Letta deve definire l'applicazione di tre importantissime imposte: Imu, Iva e Tares. Nel caso la maggioranza di governo non dovesse reggere, il rischio che corriamo secondo la Cgia è il seguente:

IMU: i proprietari della prima casa dovranno versare entro il 16 settembre la prima rata IMU e a dicembre il saldo. Anche i proprietari di terreni, fabbricati rurali e alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale saranno chiamati al pagamento dell'imposta. Pertanto, ai 4 miliardi di Imu relativi all'abitazione principale se ne aggiungono altri 770,6 milioni di euro.

IVA: dal 1° ottobre è previsto l'aumento dell'aliquota ordinaria Iva che salirà dal 21 al 22%. Per i soli tre mesi di quest'anno saremmo chiamati a pagare un miliardo di euro in più.

TARES: è previsto che la nuova imposta sull'asporto rifiuti dia un maggior gettito, rispetto al 2012, di 1,94 miliardi di euro. Un miliardo è dovuto dalla maggiorazione prevista dalla nuova tassa per la copertura dei servizi indivisibili dei Comuni: pertanto, i contribuenti pagheranno 0,3 euro al metro quadrato. I restanti 943 milioni di euro sono stati da noi stimati quale aggravio minimo corrispondente alla differenza tra il costo del servizio di smaltimento rifiuti (derivante dal bilanci dei Comuni) e il gettito Tia/Tarsu contabilizzato l'anno scorso. Si ricorda che il gettito della Tares deve assicurare l'integrale copertura del costo di asporto e smaltimento dei rifiuti, obbligo che la Tarsu non prevedeva.