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Fisco, in arrivo un decreto anti-evasione

Lʼobiettivo del governo è quello di incentivare la diffusione delle carte di credito. Il provvedimento dovrebbe essere varato entro lʼestate

Dal Web

Contro l'evasione si pensa a un decreto per favorire la diffusione delle carte di credito. Il provvedimento potrebbe essere preso entro l'estate tramite un decreto congiunto del ministero dell'Economia e del ministero dello Sviuppo economico. I contenuti del testo dovrebbero essere misure di riduzione delle commissioni per utilizzare le card, soprattutto per le transazioni molto basse, e incentivi alla diffusione dei pos anche tra i commercianti.

La volontà di spingere l'acceleratore sui pagamenti elettronici era stata annunciata agli stessi commercianti dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, che di fronte alla platea di Confesercenti aveva parlato di misure per abbattere i costi, a beneficio soprattutto dei negozi più piccoli. Con il risultato di dare una sferzata alla crescita e di contrastare l'evasione.

Secondo uno studio dell'Istituto per la competitivita' I-Com, basato su dati forniti dalla Banca Centrale Europea, infatti, un aumento di 10 milioni di carte (incremento inferiore a quello registrato nel nostro Paese tra il 2006 e il 2011) porterebbe a un calo del 3,6% dell'economia sommersa e a un recupero dell'evasione fiscale stimato in oltre 5 miliardi di euro. Ma anche un solo milione in più di carte di pagamento coinciderebbe, in media, con una variazione del Pil del +0,65%, pari a oltre 10 miliardi di euro.

I principi sui quali dovrebbe fare leva il decreto sono quattro: trasparenza, divieto di commissioni a pacchetto, correlazione delle commissioni al volume delle transazioni (con revisione periodica, che incentivi gli esercenti ad aumentare i pagamenti elettronici); incentivi ai micro pagamenti elettronici sotto i 30 euro con commissioni più basse. Anche se valutati, dovrebbero invece rimanere fuori dal pacchetto possibili interventi di defiscalizzazione dei pagamenti elettronici o di tassazione del contante.

La mossa dei due ministeri arriverebbe quasi in concomitanza con quella dell'Unione europea che entro mercoledì 24 luglio metterà un tetto alle tariffe interbancarie, cioé al "costo" di una transazione con carta di credito o debito che la banca che ha emesso quella carta carica alla banca dell'esercizio commerciale dove il pagamento è stato effettuato. La Commissione ritiene infatti anti-concorrenziali le tariffe fissate da molti operatori.