A Verona Assise dell'Ospitalità 2012
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Ci sono tante Italie, anche e soprattutto nel turismo. L’obiettivo dell’Assise dell’Ospitalità Italiana in programma dall’11 ottobre a Torri del Benaco (VR) è invece di fare un’ ”unica” Italia. Almeno per l’informazione e l’accoglienza turistica. Il turismo produce 114 miliardi di euro di giro d’affari annuo (di cui 30 miliardi di euro spesi dagli stranieri), 375 milioni di pernottamenti, 1 milione e mezzo di persone al lavoro (dati Federalberghi).
A oggi il nostro Paese non è ancora in grado di offrire un servizio integrato di informazione e accoglienza turistica che permetta di valorizzare al massimo la propria ineguagliabile offerta turistica. Legislazioni differenti da regione a regione, competenze frammentate tra province, comuni, agenzie e enti strumentali (Apt, Ept, Ett…), deleghe a forme di associazionismo privato (Pro Loco) lasciano il viaggiatore spaesato. E’ di questo che si discuterà nella terza edizione dell’Assise dell’Ospitalità Italiana, unico appuntamento nazionale delle istituzioni pubbliche impegnate nell’accoglienza turistica, promosso dalla Provincia di Verona con il supporto della Regione Veneto, la Regione Umbria e delle province di Ferrara e Pesaro-Urbino.
L’Assise, che raccoglie la voce degli uffici turistici italiani, propone di dar vita a un’unica rete che generi un sistema virtuoso, utile a far ripartire l’economia del paese proprio grazie al settore turistico. Anche gli enti nazionali di settore si pronunciano a favore di un’informazione integrata per il turista: Pierluigi Celli, presidente dell’Enit (Agenzia nazionale del turismo) è convinto che “tra le terapie anti-crisi sia fondamentale una politica del turismo di minor individualismo e di maggiore consapevolezza sulla necessità di lavorare in un sistema integrato Governo Centrale/Regioni/Comuni. Se non si valorizza l’immagine del brand Italia e se non si promuovono le punte di eccellenza, la destinazione Italia non può avere il posto che le spetta nell’ambito della classifica turistica mondiale dei viaggi”.
Il turismo rappresenta il 12% del Pil (fonte: World Economic Forum 2011) ma si può fare molto di più, secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “Affinché il turismo lavori per l'Italia sono necessarie specifiche linee di intervento: la creazione di una rete di Governance e di servizi omogenei per il settore”, precisa il presidente Bocca, “passa sia dalla creazione di un Ministero forte e con portafoglio, sia da modifiche legislative, sia dallo sviluppo di tecnologie per il sistema turistico, a partire dall’e-commerce, per il quale dovrebbero essere introdotte agevolazioni fiscali”.Esiste già un servizio di informazione al turista, è il Contact-Center Easy Italia che risponde in 8 lingue ai numeri 039.039.039 e 800.000.039, oppure su Skype all’account “easyitalia”, oppure tramite email, servizio che Alberto Maurizio Truffi, Responsabile Servizi al Cittadino - Easy Italia, definisce come “un'esperienza innovativa nell'ambito dei servizi di informazione e assistenza che contribuisce a migliorare l'ospitalità e l'accoglienza dei turisti in visita nel nostro Paese”. Esperienza da implementare con l’ausilio degli altri soggetti di riferimento a livello nazionale e locale.
L’anno scorso l’Assise aveva promosso la messa in rete degli Iat italiani attraverso il Tic (Tourist information Center), ufficio turistico virtuale in grado di fornire al visitatore informazioni anche su località non ricadenti nel territorio dal quale viene effettuata la ricerca. “Quest’anno vogliamo allargare la proposta – spiega Loris Danielli, amministratore unico di Provincia di Verona Turismo e ideatore dell’evento - e coinvolgere gli organismi nazionali in modo che si possano razionalizzare così le risorse”. Certo è che va prima di tutto risolto il nodo della situazione delle province: “il nostro è un buon lavoro, realizzato in collaborazione con la Regione, che va riconosciuto anche in termini progettuali – dice Roberto Pozzani, Assessore al Turismo della Provincia di Verona - l'organizzazione dell'Assise dell'Ospitalità a Verona ne è un chiaro esempio. La prospettiva è che possa essere portato avanti e che le deleghe della Regione in materia turistica vengano confermate anche nel prossimo futuro".