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Juncker: compreremo bond dei Paesi a rischio
Stoccata a Berlino: "Tratta tutti come sue filiali"

Intervista del presidente dellʼEurogruppo che sulla Grecia dice: "Le chiacchiere sulla sua uscita non fanno bene"

Ap/Lapresse

Il presidente dell'eurogruppo Jean-Claude Juncker ha confermato che l'eurozona, insieme al fondo Efsf e alla Bce, si sta preparando ad acquistare, qualora si rendesse necessario, titoli di Stato di Paesi in difficoltà. "Su questo non ci sono dubbi", ha detto in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung, "da definire cosa faremo esattamente e quando", decisione che "dipenderà dallo sviluppo dei prossimi giorni".

Juncker si è espresso chiaramente per la permanenza della Grecia nell'eurozona. La Bce, il consiglio e la commissione europee remano nella stessa direzione: "Siamo fermamente decisi a mantenere l'euro nella sua forma attuale, quindi con tutti i Paesi", ha detto alla Sueddeutsche Zeitung. "Le chiacchiere sull'uscita della Grecia non aiutano", aggiungendo: chi pensa che si possa rimediare ai problemi euro facendo uscire Atene non ha capito le cause della crisi.

"La Germania tratta l'Eurozona come filiali"
Con una critica durissima, il presidente dell'Eurogruppo Juncker accusa Berlino di piegare gli interessi dell'Ue a ragioni di politica interna: "Perché si permette il lusso di fare continuamente politica interna su questioni che riguardano l'Europa? Perché tratta l'eurozona come una sua filiale?", ha chiesto polemicamente all'intervistatore. Per il primo ministro lussemburghese occorre inoltre guardarsi dal populismo nella discussione sulla permanenza di Atene nell'euro. "Non si dovrebbe discutere l'ipotesi dell'esclusione della Grecia dall'eurozona solo per sostenere un argomento di politica interna da quattro soldi", ha poi detto Juncker, attaccando ancora la Germania. "Se tutti e 17 i governi (della moneta unica) facessero lo stesso, cosa rimarrebbe di quello che ci accomuna?", si è chiesto infine polemicamente il presidente dell'Eurogruppo.