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Confindustria: "Ripresa impossibile nel 2012"

Lo studio mensile "Congiuntura flash" delinea uno scenario globale "ulteriormente peggiorato" e la prosecuzione del calo del Pil in Italia

Afp

Lo scenario globale "è ulteriormente peggiorato", e in Italia "la diminuzione del Pil proseguirà". Il che, secondo lo studio "Congiuntura flash" di Confindustria, significa che è impossibile la ripresa nel 2012. "Il secondo trimestre - spiega il documento - si è chiuso con tutti gli indicatori congiunturali in ribasso, annullando le probabilità di rilancio nella seconda metà dell'anno".

In ribasso, secondo le analisi mensili del centro studi dell'associazione degli industriali italiani, sono soprattutto i nuovi ordini. Mentre "c'è qualche timido segnale di rallentamento della flessione a partire dall'estate inoltrata".

Spirale depressiva di Eurolandia
Quasi tutto ora, secondo lo studio, dipende dall'evoluzione del quadro in Eurolandia, che sempre più appare intrappolata in una spirale depressiva, a causa non tanto di aggiustamenti ineluttabili (sgonfiamento delle bolle immobiliari, riduzione della leva delle banche, più parsimonia delle famiglie) quanto dell'incertezza e dei danni che la gestione europea della crisi provoca, tra l'altro con politiche di risanamento troppo restrittive.

Il contagio ha raggiunto anche i grandi Paesi
Pur essendo "partita dalla periferia, la contrazione dell'attività economica ha ormai coinvolto le economie core". Dall'Eurozona le onde recessive si allargano al resto del mondo, che di per sé non gode di ottima salute. Gli Usa sono indeboliti dalla scarsa creazione di posti di lavoro e dall'incognita sulla gestione della riduzione automatica del deficit. I maggiori Paesi emergenti, vedi il Brasile, non avanzano ai ritmi spediti di qualche trimestre fa. In Cina il passaggio dei poteri politici alla nuova leadership non agevola il varo immediato di stimoli alla spesa.

Azione limitata della Bce
La Bce, osservano gli economisti di Viale dell'Astronomia, non riesce a contrastare l'allargamento di queste onde recessive al resto del mondo perché "agisce in misura limitata sia con gli strumenti ordinari (tassi) sia con quelli straordinari (acquisto diretto di titoli di Stato), per vincoli politico-culturali più che istituzionali". Dall'Eurozona le onde recessive "si allargano al resto del mondo, che di per sé non gode di ottima salute".

Euro in ribasso positivo, ma ha origine maligna
Quanto al ribasso del cambio dell'euro, "aiuta la competitività rispetto ai concorrenti che hanno monete agganciate al dollaro, ma ha origine maligna nell'estrema debolezza dell'Eurozona". I prezzi delle materie prime "restano elevati, sostenuti dalla richiesta degli emergenti, e comprimono i margini delle imprese".

A maggio disoccupazione al 10,1%
"Il progressivo deterioramento delle prospettive occupazionali è confermato dalle attese delle imprese, che pure proseguono nel tentativo di salvaguardare il capitale umano", si legge ancora. "Non si svuota, infatti, il bacino di persone in Cig, che è stato stimato dal Csc pari a 370mila unitaà di lavoro standard in giugno (+36,2% rispetto all'agosto 2011)". "A maggio i disoccupati in Italia (quasi 2,6 milioni) rappresentavano il 10,1% della forza lavoro (8,2% nell'agosto 2011).

Aumenta la ricerca di lavoro delle donne
A fronte di un'occupazione sostanzialmente stabile , sono sempre più numerose le persone, specie donne, che prima erano inattive e che ora cercano assiduamente un impiego per rimpinguare il bilancio familiare", sottolinea il Centro Studi di Confindustria.