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Passera: "Per crescere servono conti in ordine
Non metteremo a rischio il nostro impegno"

"Non esistono scorciatoie: bisogna lavorare con umiltà e pazienza su tutte le leve"

Ansa

Perché ci sia crescita i conti devono essere in ordine. Questo il messaggio del ministro Corrado Passera, intervenuto alla Camera sul decreto Sviluppo. "Questo governo - ha detto - non metterà a rischio il suo primo impegno, quello di fare dell'Italia un Paese che ha i conti a posto, presupposto di ogni azione di crescita". E ancora: "Per la crescita non esistono scorciatoie: bisogna lavorare umilmente e pazientemente su tutte le leve".

Tornando poi sul progetto di Palazzo Chigi per rilanciare lo sviluppo, il ministro ha detto che "non c'è Fase 1 o Fase 2: è un lavoro lungo, spesso ingrato che però, assieme al Parlamento, ha portato a dei risultati".

Il decreto, ha spiegato ancora Passera, "fa parte di un lavoro iniziato con il primo decreto del governo, il Salva Italia, e non è provvedimento di una Fase 2 rispetto a una Fase 1". Misure per la crescita c'erano anche nel "Salva Italia", nei decreti sulle liberalizzazioni e sulle semplificazioni, ha detto il ministro, che le ha ricordate puntualmente.

"C'è un'agenda per la crescita ben chiara - ha continuato - che tocca tutte le principali leve. Non ci sono scorciatoie, bisogna lavorare umilmente e pazientemente su tutte le leve: internazionalizzazione, costo dell'energia, costo del credito, costo della burocrazia, e poi nascita di nuove imprese e attrazione capitale".

In questa ottica i provvedimenti del governo "non necessariamente sono subito completi", e sono stati implementati cammin facendo.

"Ci saranno investimenti importanti"
Entrando nel dettaglio dei progetti, il ministro ha precisato: "Non ho mai detto che c'erano 80 miliardi del pubblico. Piuttosto, quando è stata fatta domanda di buon senso è stata data una risposta. Quanti project bond, si è domandato Passera, quanti progetti di risparmio energetico, quante cambiali finanziarie, possono essere attivate dalle misure del decreto? Allora sono venute cifre importanti".

"Però noi dobbiamo sapere - ha concluso - che l'insieme delle misure può contare molto nel creare un contorno di competitività attorno alle imprese".