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Scioperi, benzinai chiusi dal 3 al 5 agosto
Esodo a rischio nel weekend da "bollino nero"

I gestori fermano gli impianti per protestare contro lʼindustria petrolifera e il governo. Ma scatta lo stop dellʼAuthority. E a scioperare venerdì 3 agosto saranno anche gli stabilimenti balneari

LaPresse

Distributori di benzina chiusi, self service compresi, su strade e autostrada da venerdì 3 a domenica 5 agosto. Sospensione dei pagamenti con moneta elettronica da lunedì 30 luglio a domenica 5 agosto. Lo hanno deciso le organizzazioni dei gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, che accusano l'industria petrolifera di spingere al fallimento i gestori e il governo di "assistere muto alla violazione delle leggi".

"I comportamenti di governo e industria petrolifera non lasciano altra possibilità che adottare iniziative estreme di protesta e di difesa verso una aggressione gravissima, insopportabile e ingiustificata", affermano in una nota congiunta i gestori. Con lo sciopero, l'auspicio è che il governo si attivi, "avviando quell'azione di composizione delle vertenze collettive che, istituzionalmente, gli compete".

Il 3 agosto ombrelloni chiusi fino alle 11
Anche gli stabilimenti balneari proclamano lo sciopero. Venerdì 3 agosto, infatti, gli ombrelloni rimarranno chiusi per protesta fino alle ore 11. Saranno regolarmente garantiti i servizi di salvataggio. La categoria vuole protestare "per manifestare contro il silenzio del governo riguardo ai nostri problemi". In particolare, la protesta mira a dire no alle aste degli stabilimenti previste dall'Unione Europea a partire dal primo gennaio 2016.

Pompe chiuse nel weekend da "bollino nero"
Da lunedì 23 luglio i benzinai sospenderanno gli accordi collettivi per la parte riguardante il prezzo massimo di rivendita sui carburanti. Dalla settimana dopo stop ai pagamenti elettronici, mentre dal 3 al 5 agosto saranno chiusi tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service compresi, sia su rete ordinaria che autostradale, sulla cui viabilità verrà adottata una specifica articolazione delle chiusure. Lo scioperò sarà in vigore nel weekend clou per le partenze dei vacanzieri, con la giornata di sabato 4 agosto da "bollino nero".

Le accuse dei benzinai
I gestori accusano l'industria petrolifera per "accordi collettivi scaduti e non rinnovati, margini tagliati unilateralmente fino al 70% e licenziamenti forzati degli addetti alla distribuzione". Sul tavolo anche il "rifiuto di adottare diverse tipologie contrattuali, le discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di impianti senza possibilità di reazione alcuna e le vendite autostradali totalmente cannibalizzate".

"Sono questi solo alcuni dei comportamenti in aperta violazione delle leggi esistenti che l'industria petrolifera sta adottando sistematicamente, colpendo oltre 20mila piccole imprese di gestione che occupano circa 120mila persone", affermano le tre associazioni, aggiungendo che "tutto questo con la responsabilità diretta e colpevole del governo che si è sistematicamente sottratto a qualsiasi tipo di confronto ed è inerte di fronte alla violazione delle leggi in vigore".

Ma scatta lo stop dell'Authority: "In quel periodo non si può"
Il presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, tuttavia precisa che i distributori non potranno rimanere chiusi perché quello rientra nel "periodo di franchigia". Lo stesso dicasi per i giorni compresi tra il 10 ed il 20 agosto e tra il 26 agosto ed il 5 settembre nei quali non possono essere proclamate astensioni collettive. Alesse lancia agli addetti un appello a tenere un comportamento responsabile nelle zone colpite dal terremoto in Emilia.