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Corte dei Conti:"Fisco, dipendenti svantaggiati"
"Sistema squilibrato, c'è chi ne approfitta"

I giudici contabili invitano il governo ad abbassare ancora la soglia dellʼuso dei contanti. E poi punta lʼindice contro gli autonomi: "Possono autodeterminarsi la base imponibile". Bacchettata al governo sullʼImu: "Non ha aiutato i contribuenti"

Afp

Le misure di lotta all'evasione legate alla tracciabilità dei pagamenti "andrebbero rafforzate, almeno nella parte delle limitazioni all'uso del denaro contante: è intuibile come la gran parte delle transazioni che possono dare luogo all'occultamento dei ricavi si addensi al di sotto della soglia dei 1.000 euro". Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nel corso di un'audizione alla Commissione per l'Anagrafe tributaria.

Forte squilibrio fiscale e ne traggono vantaggio gli autonomi
Lo scenario fiscale "mostra una situazione di forte squilibrio nel prelievo ad ingiusto vantaggio di coloro che hanno concreta possibilita' di autodeterminare la base imponibile dichiarata". E' quanto evidenzia il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nel corso dell'audizione della corte dei conti commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria. Passando in rassegna le tipologie dei fenomeni evasivi, il presidente della Corte dei Conti evidenzia che "presentano molteplici e diffusi aspetti, di diversa natura e rilevanza, tra i quali i più diffusi nell'ambito delle attività indipendenti sono l'occultamento di ricavi e compensi e l'indebita deduzione di costi, con gravi conseguenze ai fini della determinazione delle basi imponibili delle imposte sul reddito, dell'Iva e dell'Irap".

Nel mirino i settori che si rivolgono ai consumatori finali
In questo contesto, "particolarmente diffuso risulta essere, per comprensibili ragioni, l'occultamento dei ricavi e compensi nei settori di attività che si rivolgono al consumatore finale, per i quali gli strumenti di controllo finora utilizzati, quali misuratore e ricevuta fiscale e studi di settore, non sembrano essere stati in grado di determinare significativi incrementi nella tax compliance". Risulta "diffuso" anche "il ricorso allo schermo societario (c.d. società cartiere, esterovestizioni, ecc.), ed all'utilizzo fraudolento di fatture ed altri documenti falsi o per operazioni inesistenti". Infine, "frequenti" sono "gli occultamenti totali o parziali di canoni di locazione immobiliare".

Aumentare la tracciabilità delle transazioni
Serve "una più ampia utilizzazione dei pagamenti tracciati, degli incroci tra i dati contabili registrati da clienti e fornitori e dei movimenti risultanti dai rapporti finanziari comunicati all'Anagrafe tributaria". ha detto ancora Giampaolino.

Tra i peggiori nel mondo per evasione Iva
"L'Italia presenta una delle peggiori performance, dietro Turchia e Messico, nell'analisi effettuata dall'Ocse tra i Paesi che adottano la Vat (Iva)". Lo ha ribadito il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ricordando che la quota di evasione-eorsione dell'Iva-Irap è al 30% e che per l'Iva al Sud arriva al 40,1%. "L'analisi per settori economici conferma l'elevata propensione ad evadere nell'Agricoltura e nel Terziario, con un tasso compreso fra 3 e 5 volte quello calcolato per l'Industria".

Sull'Imu i contribuenti non sono stati aiutati
Per il calcolo della prima rata Imu, che doveva essere pagata entro il 18 giugno, "i contribuenti non hanno potuto fruire di alcuna applicazione informatica approntata dall'amministrazione finanziaria ed hanno solo potuto fare ricorso a procedure su siti web e organi di informazioni specializzati in materia fiscale". E' la stilettata finale del presidente della Corte dei Conti che parla di "deficit di ruolo in cui versa il sistema informativo rispetto alla gestione del rapporto con il contribuente".