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Spending review, Rehn e la Corte dei Conti
promuovono i tagli del governo Monti

Il commissario Ue allʼEconomia: "Sono in linea con le raccomandazioni dellʼEuropa"

Ap/Lapresse

Il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn ha "molto apprezzato" le misure sulla spending review illustrategli dal premier italiano Mario Monti. "Questo decreto è molto in linea con le raccomandazioni specifiche per il Paese presentate dalla Commissione europea lo scorso 30 maggio", ha detto il portavoce di Rehn.

Tra Monti e Rehn "c'è stata una bilaterale per preparare l'Eurogruppo e l'Ecofin, nella quale sono stati discussi gli aspetti operativi delle conclusioni dell'eurosummit su cui c'è stata una convergenza", ha sostenuto ancora il portavoce, Simon O'Connor. "Monti ha anche spiegato le ultime misure prese dall'Italia, inclusi la spending review e il dl approvato la scorsa settimana. Le misure sono state molto apprezzate da Rehn. Per il commissario le misure sono in linea con le raccomandazioni della Commissione, approvate dal Consiglio Ue".

Monti e Rehn, ha aggiunto ancora O'Connor, "hanno trovato convergenze sulle conclusioni" del summit. Non sono però state fornite precisazioni a proposito del funzionamento del meccanismo anti-spread.

Giudizio positivo anche dalla Corte dei Conti
"E' il primo provvedimento in cui si va verso una revisione qualitativa della spesa". Queste le parole con cui anche il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ha promosso la spending review, a margine di un convegno sulla corruzione, esprimendo un giudizio "sostanzialmente positivo" sulle misure prese.

"Ha inizio - ha aggiunto il presidente - un procedimento virtuoso che la Corte dei Conti aveva sempre auspicato. La Corte lamentava che nelle precedenti manovre si agiva solo sul lato delle imposizioni mentre quella che andava aggredita era la spesa. Si comincia una revisione della spesa in settori che la Corte aveva sempre indicato".