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Stangata della Corte dei Conti: "Evasione e corruzione danneggiano economia Paese"

Fisco, secondo lʼorganismo statale "è stato impiegato uno sforzo straordinario nella lotta allʼevasione ma lo zoccolo duro è appena stato scalfito". Sferzate della Corte anche alla PA

Ansa

Nonostante la dura lotta messa in campo dal governo Monti, gran parte degli evasori fiscali sono stati minimamente toccati dalle misure. E' questa l'analisi della Corte dei Conti. "Sul piano della lotta all'evasione e della riscossione coattiva è stato dispiegato uno sforzo straordinario e sono stati conseguiti risultati altrettanto straordinari ma lo zoccolo duro è stato appena scalfito", si legge in una nota.

Per Mazzillo "occorre basarsi sull'analisi del rischio e programmare di conseguenza i controlli". Inoltre, ha sottolineato, "vanno consolidati i risultati dell'attività repressiva, monitorando i comportamenti successivamente tenuti da parte di chi è stato sottoposto a controllo, vanno premiati ed aiutati i comportamenti adesivi, vanno evitate le esasperazioni dei controlli formali e le trappole della minuta e vessatoria regolamentazione che vi sono associate".

"Italia piegata dalla crisi, il risanamento sarà un percorso lungo"
"La crisi richiederà un percorso di aggiustamento sicuramente lungo", ha proseguito il presidente di coordinamento delle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, in un passaggio della relazione sul rendiconto generale dello Stato 2011. "Un percorso - ha sottolineato - di difficile percorribilità se l'operatore pubblico non sarà recuperato a quel ruolo di servizio che solo una chiara identificazione dei conti e dei limiti dell'area del proprio intervento può consentire di ritrovare". "Solo sapendo dove e come intervenire - ha aggiunto - sarà possibile che ai grandi sacrifici richiesti ai cittadini corrisponda un'uscita certa e definitiva dalle attuali gravi difficotà della finanza pubblica e dell'economia del nostro Paese".

"Il merito non è la misura di impiego nella PA" 
"Alla riduzione della spesa per il pubblico impiego si è reagito distribuendo a pioggia le risorse che dovevano essere destinate a premiare il merito". Così bacchetta le modalità di selezione nella PA Mazzillo.

"Bene l'obbligo di equilibrio dei bilanci pubblici in Costituzione"
La Corte dei Conti dà "un positivo giudizio" alla legge 1 del 2012 che prevede "di inserire nella Costituzione, l'obbligo non solo dello Stato ma di tutte le pubbliche amministrazioni, di assicurare l'equilibrio dei propri bilanci, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea". A parlare questa volta è il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola.

"Corruzione danneggia l'economia del Paese"
La corruzione è "una grande sfida" che "non può imporsi all'attenzione di un'istituzione di garanzia quale la Corte dei Conti". Così il procuratore generale Nottola ha ribadito. "L'interesse per il fenomeno corruttivo - ha sottolineato - è dato dagli ingiusti costi che esso provoca all'economia e dalla necessità di individuazione dei possibili rimedi, sia per la prevenzione, sia per la reintegrazione del patrimonio. "Il danno indiretto e forse più grave - ha aggiunto - è quello inferto all'economia nazionale perchè la corruzione allontana le imprese dagli investimenti: è stato calcolato che ogni punto di discesa nella classifica di percezione della corruzione (sembra che l'Italia attualente sia al 69esimo posto su 182) provoca la perdita del 16 per cento degli investimenti dall'estero".

"I sacrifici colpiscono le clessi medio-basse"
Per Nottola, poi, il risanamento dei conti pubblici "è avvenuto a prezzo di pesanti sacrifici, soprattutto a danno delle classi medio-basse, e di un appesantimento proporzionale della pressione fiscale: in definitiva, di una sensibile compressione del reddito delle famiglie e della capacità di manovra delle imprese, che non può non influire negativamente sullo sviluppo".

"L'evasione fiscale causa disfunzione negli uffici"
L'evasione fiscale è "una fonte di danno" e "in disparte le responsabilità singole, le cause più preoccupanti sono insite nelle diffuse disfunzioni degli uffici, nella disorganizzazione, nei casi di disservizio": sull'onda del presidente Mazzillo, Salvatore Nottola bacchetta i frodatori fiscali. "E da questa considerazione - ha aggiunto - deriva anche l'individuazione di uno dei possibili rimedi, cioè l'azione di contrasto insita nel sistema dei controlli e quella di risarcimento, uniti alla deterrenza, costituita dalla giurisdizione di responsabilità".

"I costi delle grandi opere sono lievitati del 40%"
"I costi immediati o diretti" della corruzione "sono costituiti dall'incremento della spesa dell'intervento pubblico - ha ribadito la Corte dei Conti -: c'è una lievitazione dei costi strisciante ed una lievitazione straordinaria che colpisce i costi delle grandi opere, calcolata intorno al 40 per cento".

"Manca la soppressione degli enti pubblici superflui e il calo dei costi della politica"
La Corte dei Conti ha rilevato anche "la mancata, o attuata solo parzialmente, soppressione di enti pubblici ritenuti superflui, e le difficoltà nel por mano ad una significativa riduzione dei costi della politica da attuare anche con una riorganizzazione degli enti locali".

"Consulenze esterne PA sono un fenomeno inquinante"
"L'affidamento di compiti a soggetti esterni alla pubblica amministrazione, sotto il profilo del conferimento di incarichi di consulenza e collaborazione esterna, è un fenomeno sempre rilevante ed inquietante nonostante gli interventi normativi tesi a ridurlo". Per Nottola "sarebbe necessaria una più incisiva attenzione agli organi deputati ai controlli interni ed esterni perchè il fenomeno spesso nasconde fattispecie di elusione delle norme di riduzione del personale, con la vanificazione delle conseguenti economie, o ipotesi più gravi ed inaccettabili quali la concessione di favori o addirittura illecite dazioni".

"Condizioni sistema sanitario per nulla buone"
"Vari segnali fanno ritenere che le condizioni di salute del nostro sistema sanitario non sono per nulla buone, e tali sono, ma non solo, la persistente lunghezza delle liste d'attesa, le difficoltà delle strutture di pronto soccorso, i comportamenti illeciti produttivi di danno, segno di una carente e difettosa struttura organizzativa".Nottola ha inoltre sottolineato "alcuni aspetti positivi" nell'andamento della gestione finanziaria del comparto sanitario nel 2011. Per il procuratore generale, i risultati "di miglioramento rispetto agli esercizi precedenti" hanno consentito "di attestare i risultati finali di spesa a livelli più contenuti di quelli inizialmente previsti". Tuttavia, ha aggiunto, "non è dato sapere se per consolidare tale risultato sia sufficiente proseguire nel rallentamento dei saggi di incremento della spesa, oppure si renderanno indispensabili interventi più radicali che comportino l'effettiva riduzione dei livelli di spesa, garantendo però la qualità delle prestazioni". Tra "gli aspetti d'interesse", per Nottola, "la maggiore incidenza della riduzione del costo della spesa farmaceutica convenzionata (9%) rispetto a quella del personale (1,4%), l'incremento delle spese per acquisti di beni e servizi e di quelle per le assistenze ospedaliere di vario genere, le notevoli differenze di costo fra le varie Regioni e quelle del costo medio per cittadino".