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Crisi, allarme Spagna: "Tassi troppo alti" Merkel: "Non esistono soluzioni facili e veloci"

Il primo ministro spagnolo chiederà agli altri leader europei di utilizzare gli strumenti dellʼUe. "Gli eurobond sono la strada sbagliata", ha ripetuto per lʼennesima volta la cancelliera tedesca commentando una delle misure anticrisi non gradite dalla Germania

Ap/Lapresse

La Spagna non potrà continuare "a finanziarsi sul lungo periodo" ai tassi attuali, visto il livello dello spread tra i Bund e i titoli spagnoli: ne è convinto il premier spagnolo Mariano Rajoy, che ha spiegato che "è molto difficile finanziarsi oggi e sarà ancora peggio se non inviamo un chiaro segnale, che prendiamo sul serio" il risanamento delle finanze pubbliche e la riduzione del deficit. E Angela Merkel avverte: non ci sono soluzioni facili.

Merkel: "No a soluzioni facili e veloci"
Sulla crisi europea la cancelliera tedesca lancia dunque un altro avvertimento parlando al Bundestag: "Dico subito quello che non sarà detto mai abbastanza: non esiste alcuna soluzione facile e veloce a questa crisi". Manda poi un attestato di stima all'Italia, sottolineando che con Mario Monti l'Italia ha affrontato un percorso di "solidità" e "crescita". Precisa poi che il meccanismo europeo di stabilità dell'Esm deve entrare in vigore "al più presto", e comunque questo strumento sarà ratificato già venerdì nel Parlamento tedesco. Commentando la crisi della Spagna, la Merkel spiega poi che la situazione di Madrid dimostra che ci vuole una "sorveglianza" delle banche, mentre ribadisce il suo no agli eurobond, che sono la "strada sbagliata".

"Sul vertice Ue non mi faccio illusioni"
"Non mi faccio illusioni. Mi aspetto a Bruxelles discussioni controverse. E se non tutti, molti occhi saranno puntati ancora una volta sulla Germania", ha detto poi la Merkel.

"Eurobond strada sbagliata"
"Gli eurobond sono la strada sbagliata", ha ripetuto per l'ennesima volta la cancelliera commentando una delle misure anticrisi non gradite dalla Germania. "Eurobond ed eurobill non rispettano la costituzione tedesca e sono la soluzione sbagliata dal punto di vista economico".  

Rajoy: la Ue stabilizzi i mercati finanziari
Intanto, il primo ministro spagnolo ha fatto sapere che chiederà agli altri leader dell'Unione europea di utilizzare gli strumenti dell'Ue per stabilizzare i mercati finanziari. Parlando in Parlamento prima della riunione dei capi europei a Bruxelles di giovedì e venerdì, Rajoy ha ribadito che l'accesso ai mercati finanziari è la massima priorità della Spagna, spiegando che il Paese non sarà in grado di continuare a finanziarsi a lungo con i rendimenti attuali.

Hollande: appoggio politico a Monti
L'Italia ha il "pieno appoggio politico" della Francia e Hollande "aiuterà" Monti sulle soluzioni per uscire dalla crisi, inclusa l'ipotesi di utilizzare il fondo salva-Stati europeo per un meccanismo di stabilizzazione degli spread a favore dei Paesi più virtuosi, come ha detto a Parigi una fonte dell'Eliseo. "Hollande - si legge in una nota - vuole aiutare Mario Monti e riconosce il coraggio e la determinazione delle riforme" intraprese dal presidente del consiglio.

"Non c'è motivo che l'Italia debba finanziarsi con tassi di interesse proibitivi", continua la fonte, aggiungendo che il presidente francese "sostiene politicamente l'Italia di Mario Monti". Quanto all'idea avanzata dal premier italiano sulla possibilità di utilizzare il fondo salva-Stati europeo (Fesf) per un meccanismo di stabilizzazione degli spread, la fonte ha detto che si tratta di "un sistema che consente ai Paesi virtuosi, come l'Italia, di finanziarsi a tassi ragionevoli. Si può fare, ne discuteremo, le trattative sono in corso".

Commissione Ue: "No a risposte parziali"
La Commissione Ue condivide il senso di urgenza di Paesi "più vulnerabili" come Italia e Spagna "che subiscono una pressione pesante" da parte dei mercati, ma ritiene che "risposte parziali per fare calare la febbre non siano sufficienti". Così il portavoce di Rehn a proposito del meccanismo antispread chiesto da Italia.

Buona l'asta dei Bot semestrali ma i rendimenti schizzano
Buona accoglienza ma rendimenti in netto rialzo per l'emissione odierna di Btp semestrali. Il Tesoro ha infatti collocato il massimo offerto, 9 miliardi di euro, ma con un tasso d'interesse salito al 2,96% dal 2,104% dell'ultima emissione di maggio. Si tratta del rendimento più alto dalla fine del 2011. La domanda è stata pari a 1,62 volte l'offerta.