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Bce: "In Eurozona la crescita è ancora debole"

"Peggiorano le previsioni sul mercato del lavoro - è lʼallarme lanciato dai vertici della Banca centrale europea - . Diversi Paesi dellʼarea euro registrano squilibri eccessivi, che devono essere corretti"

Afp

La crescita economica dell'Eurozona "resta debole" e soggetta a "maggiori rischi al ribasso", in particolare un "ulteriore acuirsi delle tensioni in diversi mercati finanziari". Lo scrive la Bce nel bollettino di giugno, nel quale si sottolinea inoltre come il mercato del lavoro e le sue previsioni siano "ulteriormente" peggiorati.

Previsioni sul Pil
Nel 2012 la crescita del Pil dell'Eurozona si attesterà fra il -0,5% e lo 0,3% mentre per l'anno successivo il range è tra lo 0 e il +2,0%. Confermato anche il livello di inflazione al di sopra del 2% per il resto del 2012 con un calo sotto questa soglia agli inizi del 2013.

Per la crescita "l'intervallo di valori per il 2012 è rimasto invariato mentre quello per il 2013 mostra un leggero restringimento", si legge nel bollettino, laddove per l'inflazione "le pressioni di fondo sui prezzi dovrebbero restare contenute".

Risanamento dei conti e riforme per la crescita
"Diversi Paesi dell'area euro registrano squilibri eccessivi, che devono essere corretti - prosegue la Bce - a tal fine, riforme di ampia portata nei settori finanziario, del lavoro e dei beni e servizi contribuiranno a promuovere una crescita sostenibile". "Andrebbe rafforzata la concorrenza nel comparto dei beni e dei servizi, anche attraverso il completamento del mercato unico, mentre l'adeguamento dei salari dovrebbe avvenire in maniera flessibile, riflettendo le condizioni del mercato del lavoro e la produttività". "Tali riforme a sostegno della crescita renderebbero più rapido il necessario processo di correzione e favorirebbero la creazione di posti di lavoro", conclude l'Eurotower.