Crescita zero per il Pil dell'eurozona e dell'Ue nel primo trimestre dell'anno. La tanto temuta conferma è arrivata da Eurostat. Nello stesso periodo l'Italia ha registrato una flessione del Pil dello 0,8%, il risultato peggiore tra quelli riportati da Eurostat dopo l'Ungheria (-1,3%) e la Repubblica ceca (-1%).
Rispetto al primo trimestre del 2011 e dopo le correzioni stagionali, il Pil, secondo i dati Eurostat, nel periodo gennaio-marzo 2012 ha registrato una flessione dello 0,1% nella zona euro, mentre è cresciuto dello 0,1% nell'insieme dei 27 Paesi Ue: nel trimestre precedente le variazioni erano state pari rispettivamente a +0,7 e +0,8%.
Per l'Italia i dati Eursotat confermano una flessione del Pil su base annua dell'1,3%, un dato migliore solo a quelli di Grecia (-6,2) Portogallo (-2,2) Ungheria (-1,5) e Cipro (-1,4) e a pari merito con l'Olanda.
La Germania si conferma l'economia trainante I dato Eurostat confermano anche il ruolo trainante svolto dalla Germania: il suo Pil nel primo trimestre del 2012 è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell'1,2% nei confronti dello stesso periodo del 2011. Rilevanti anche i risultati della Polonia: più 0,8% sul trimestre precedente e più 3,8% su base annua.