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Cgia: "Dal 2001 oltre 100mila statali in meno
ma la spesa per gli stipendi cresce del 30%"

I pubblici dipendenti sono diminuiti del 3%. I loro stipendi valgono lʼ11,2% del Pil

Ap/Lapresse

Secondo la Cgia di Mestre, tra il 2001 e il 2009 il numero degli impiegati statali è diminuito di quasi 111mila unità. Nonostante questo la spesa totale degli stipendi è aumentata di 39,4 miliardi di euro (+29,9%). "E' evidente - spiega il presidente Bortolussi - che questi aumenti non siano finiti in tasca a bidelli o infermieri ma abbiano avvantaggiato con ogni probabilità i livelli dirigenziali medio alti del nostro pubblico impiego".

La crescita della spesa per gli stipendi si ferma all'8,3% considerando l'aumento al netto dell'inflazione, arrivando comunque alla consistente cifra di 13 miliardi di euro.

I numeri dei dipendenti pubblici
La Cgia ricorda che il numero dei dipendenti pubblici è sceso dai 3.637.503 del 2001 ai 3.526.586 nel 2009, con una riduzione del 3%. In rapporto alla popolazione, in Italia ci sono 58,4 dipendenti ogni 1.000 abitanti, una soglia molto vicina a quella della Germania (55,4 ogni 1.000 abitanti, per un totale di 4,5 milioni di dipendenti pubblici) e a quella della Francia (80,8 ogni 1.000 abitanti, per un totale di 5,2 milioni).

Costi e stipendi in Italia e negli altri Paesi
Tuttavia, la spesa complessiva per le retribuzioni del settore pubblico ha continuato a crescere sia in rapporto al Pil sia in valore assoluto. Tra il 2001 e il 2009 la spesa per il personale pubblico in Italia è passata dal 10,5% all'11,2% del Pil (+0,7%), attestandosi nel 2009 intorno ai 171 miliardi di euro. Il costo dei travet francesi è rimasto invece stabile e in Germania è addirittura sceso dello 0,5%. Considerando i valori assoluti, tra il 2001 e il 2009 tale voce di spesa è cresciuta del 29,9% in Italia, del 27,7% in Francia e del 6,9% in Germania. Il quadro migliora se si fanno i conti senza considerare gli effetti dell'inflazione: la crescita della spesa in Italia si ferma all'8,3% contro il 9,9% della Francia e il -6,2% della Germania.

"Facendo un rapido esercizio matematico - conclude Bortolussi - se in Italia i costi per il pubblico impiego al netto dell'inflazione fossero cresciuti seguendo il trend tedesco (-6,2%), la spesa per tale voce nel 2009 sarebbe stata di 148,1 miliardi di euro, anziché 171, vale a dire 22,9 miliardi di euro in meno. Si tratta di una simulazione che presenta ovviamente dei limiti di comparazione tra le istituzioni pubbliche dei due Paesi, ma che rende bene l'idea di quanto si possa ancora migliorare in Italia in questo settore, nonostante i progressi effettuati finora non siano affatto trascurabili".